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Incendio della Malmusi e Gentili

9 Luglio 1902

Schede

Il 9 luglio 1902 un terribile incendio devasta il quartiere centrale posto tra via Caprarie e via Rizzoli. L'incendio ha origine dal deposito della drogheria Malmusi e Gentili (la futura Panigal), uno dei pochi fornitori di carburante per le prime automobili. Lo scoppio del benzene coinvolge le persone presenti e i pompieri che accorrono. Tre pompieri perdono la vita (Luigi Landuzzi, Benito Stagni, Adolfo Marescalchi) e più di cinquanta persone rimangono ferite. Per circoscrivere e domare l'incendio accorrono in aiuto ai vigili del fuoco anche oltre 400 soldati. Il Palazzo senatorio Lambertini, disegnato da Baldassarre Peruzzi, che nei secoli aveva ospitato anche l'albergo del Commercio e la birreria Ronzani, va praticamente distrutto. Adolfo Maresclchi muore il 10 luglio, in quanto fu chiamato ad avviare la messa in sicurezza dell'edificio che purtroppò crollò e lo seppellì sotto le macerie. Il suo corpo fu recuperato solo il 18 luglio.

Dopo la rimozione delle macerie delle case bruciate in via Pelliccerie sarà formata la piazzetta detta delle Cimarie. Su una delle cartoline fatte stampare dal Circolo Viola "a beneficio delle famiglie dei pompieri vittime del dovere" il poeta Enrico Panzacchi aggiungerà questo verso: "L'amore è forte come la morte".

In collaborazione con Biblioteca Sala Borsa - Cronologia di Bologna.