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Cesare Gini

1776 - 1824

Scheda

Cesare Gini nasce nel 1776 dal conte Massimiliano e da Claudia Varroni. Celibe, con un fratello, Cesare Taddeo (anch'egli celibe) e due sorelle, Dorotea Carlotta (sposata con il conte Sorboli di Bagnacavallo) e Clementina Isabella (sposata con Luigi Albergati). Iscritto alla Società del Casino, ussaro nel 1797, diventa ufficiale e commissario di guerra in età napoleonica, servendo anche Gioacchino Murat nel 1815. Nel 1816 viene arrestato insieme ad altri poichè creduto a capo del tumulto avvenuto il 7 febbraio in occasione del veglione al Teatro Badini. Insieme al padre è ritenuto del partito liberale, anche se ambedue non molto stimati. Nei registri pontifici Cesare è segnalato come 'di pochi talenti'. Stando al volume 'Fasti e vicende degl'italiani dal 1801 al 1815', Cesare Gini è presente all'assedio di Girona del 1809 nella divisione Lechi quale commissario di guerra: accompagnato da un chirurgo maggiore Francese si accosta ad un soldato Italiano ferito, che sembrava assai doloroso, e gli dimanda se lo affligge il dolore della sua ferita. "Nó risponde l'interrogato, ma il non essere in mezzo a quel fuoco con i miei bravi compagni". E' giunta a noi una lettera rivolta al pittore Felice Giani: Bologna, 17 ottobre 1816. Caro amico. Sono arrivato in patria e mio padre mi assicura che vi siete gentilmente offerto di far quattro segni nella mia nuova cameretta. Siccome la staggione avanza ogni giorno e che non vorrei, sorpreso dalle giornate umide, non poterla far dipingere, vi prego sapermi dire si siete sempre dello stesso gentile parere e quando crederete essere a Bologna; mentre, se mai poteste rittardare molto ancora, io mi risolverò a farla imbiancare e squadrare solamente sino alla buona staggione. (in 'Felice Giani. Un maestro nella civiltà figurativa faentina', Faenza, 1979). Cesare Gini Muore nel 1824. E' sepolto nella tomba di famiglia collocata nel vestibolo nord della Sala delle Catacombe nella Certosa di Bologna.