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Giovanni Battista Gandino

23 Agosto 1827 - 15 Novembre 1905

Scheda

Giovanni Battista Gandino, latinista, nasce il 23 agosto del 1827 a Bra, località nel cuneese, da Domenico e Cattarina Crovero. Di origini umili (il papà è un agricoltore che nel tempo riesce ad acquistare e gestire un negozio di alimentari), consegue il diploma di scuola secondaria nel liceo classico del proprio comune di residenza. Nel 1843 si iscrive senza molto entusiasmo alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino grazie ad un posto gratuito nel collegio delle provincie ottenuto tramite un concorso. Qui conosce e diviene amico di Costantino Nigra. Non è dato con certezza che Gandino abbia conseguito la laurea di giurisprudenza. Di sicuro si sa che ha frequentato e superato brillantemente tutte le prove dei primi tre anni di università e che si è iscritto al quarto anno.

Partecipa alla battaglie del 1848-49 dove viene ferito combattendo a Novara confermando i dubbi sulla conclusione dei suoi studi. Nel 1853, grazie ad una sovvenzione governativa di 120 lire, riesce ad iscriversi e a superare brillantemente un concorso per Dottore aggregato e nel 1854 diviene aggregato al Collegio di filosofia e lettere dell’Università di Torino vincendo un ulteriore Concorso. Nel 1859-60 diviene Prefetto nella sezione di scienze e lettere nel Collegio delle Provincie dove si distingue per notevole competenza negli studi di lingua e letteratura latina. Il 6 gennaio del 1861 diviene inizialmente professore straordinario, e successivamente ordinario nel 1863, presso l’Università di Bologna dove insegna letteratura latina e storia comparata delle lingue classiche e neolitiche. Membro di illustri Accademie, pubblica una serie di fortunate pubblicazioni scolastiche, dedicate alla grammatica, alla sintassi ed alla stilistica latine, che fanno di lui un uomo ricco e facoltoso. Gandino “si assume il l’impegno specifico di divulgare, in Italia, i risultati della glottologia e filologia tedesche applicate allo studio del latino, creando un razionale e minuzioso metodo derivato dall’accurata e sistematica analisi linguistico-stilistica, con una marcata presenza della prosa ciceroniana” (Treccani online, ad vocem) . Amico carissimo di Carducci, lo rappresentò dinanzi al Consiglio Superiore dell’Istruzione, quando nel 1868 fu sospeso dall’insegnamento. Il futuro premio Nobel parteciperà nel 1875 allo strazio della famiglia Gandino per la morte dei due giovani figli, rievocando il fatto nell’ode barbara Mors (nell’epidemia difterica). Gandino muore a Bologna nel 1905 e viene sepolto alla Certosa di Bologna, Muro di Cinta lungo il canale, cripta 2bis.

Angela Pierro