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Eufemia Eckart (Echart) Neri

[?] - notizie 1812 | 1830

Scheda

Soprano. Le cronache sono prodighe di elogi: "Voce sommamente agile, limpida, estesa, sembra compiacersi nelle difficoltà che supera sempre con arte felice e maestra" (Il Redattore del Reno 15 gennaio 1811, in occasione de I riti d’Efeso di Farinelli a Genova); "Si è formata un genere di canto studiosissimo e delizioso che rapisce colla sua melodia; l’amena voce di soprano, il soave molleggio suo; l’inimitabile trillo, e tant’altri ornamenti, destano il trasporto" (Il Giornale del Dipartimento del Reno 7 gennaio 1812, da Venezia); "Ben può dirsi di lei ciò che Arteaga scrisse della famosa Tesi: costei ad una inflessione sommamente tenera e patetica, ad una intonazione perfettissima, ad una pronuncia chiara netta e vivamente sonora sa unire possesso di grande scena, azione mirabile, espressione sorprendente" (Il Giornale del Dipartimento del Reno 5 maggio 1812, in occasione di una Adelasia e Aleramo di Mayr a Reggio). Quando arrivò a Bologna, per cantare Adelasia e Aleramo (ma era già stata nel 1810 in casa del prefetto Querini, per una accademia in onore del Viceré tornato dalla battaglia di Lissa; cfr. Il Redattore del Reno 3 novembre 1810; Paganelli, p. 19), si sentì "nel suo canto quel buon sapore antico che ai perfetti intelligenti piace tanto" (Il Giornale del Dipartimento del Reno 16 giugno 1812).

Testo tratto da 'Un mondo di musica: concerti alla Società del Casino nel primo Ottocento', a cura di Maria Chiara Mazzi, Bollettino del Museo del Risorgimento di Bologna, 2014.