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Anna De Gregorio detto/a Sampireina

1802 - 3 novembre 1886

Scheda

Figlia di Antonio de Gregorio e di Josepha Marquez, Anna nacque a Siviglia nel 1802, e nel 1818, a Roma, sposò il cugino materno Francesco Giovanni Sampieri. La coppia arrivò in città il 7 maggio fra la curiosità generale, e tutti i cronisti dell’epoca ne danno notizia: Giuseppe Guidicini (Diario, IV, p. 54), Tommaso de’ Buoi (Diario, p. 304), che nota come gli sposi dovettero andare ad abitare nella villa di Casalecchio perché il palazzo Sampieri dalla Mercanzia era in corso di restauro, e Francesco Rangone (Cronaca, B 2947, c. 865), secondo il quale, peraltro mai tenero nei confronti di Sampieri, Anna «non è che bellina, e a molto orgoglio e niuna coltura, unisce lo spirito simpatico e antipatico per cui assai male disimpegna gli onori della civil società».

Non fu un’unione felice: si concluse con una separazione legale nel 1844, dopo che Anna partorì nascostamente un figlio frutto della sua relazione con il marchese Alessandro Guidotti (Mari, Al Tribunale). Il parto fu eseguito da Gioacchino Barilli ed Anna era stata accompagnata nel suo studio da Anna Malvezzi Hercolani e Teresa Rinaldi. Il figlio venne mandato da alcuni parenti di Madrid. Guidotti morì nella battaglia di Treviso dell'8 maggio 1848 e tradizione vuole che Anna si recò con una carrozza a Treviso, ove chiese agli austriaci la consegna del corpo dell'amante. Le lettere al cugino Antonio Bentivoglio custodite all’Archiginnasio rivelano che anche prima del Guidotti un non meglio identificato “ufficiale tedesco” aveva svegliato la gelosia di Sampieri, il quale comunque era noto avere una casa a Firenze dove viveva «assai famigliarmente costituendo un unico focolare» con una signora bolognese divisa dal marito. Dal matrimonio era nata nel 1829 una figlia, Carolina, che nel 1849 sposò il francese marchese Dionigio Talon (aggregato alla nobiltà di Bologna nel 1857), ne ebbe due figli (Omer e René, poi sposo di Maria Mazzacorati), e morì nel 1916.

La coppia De Gregorio - Sampieri era nota per l'eleganza anche nel vestire e nel 1832 furono oggetto di caricature edite a Firenze che ne sottolineavano l'adesione alle ultime tendenze della moda. Amante della musica, si dilettava di canto, e fece alcune esibizioni nel teatro di famiglia ed in alcune feste che si tennero nella villa di Casalecchio di Reno, duettando con Eleonora Albergati e Adelaide Zambeccari. Reggente di uno dei tanti salotti di Bologna, Anna si circondò non solo di intellettuali ma anche di patrioti e reduci delle guerre napoleoniche. Morì per “paralisi bronchiale”, come dice il foglio sepolcrale n. 2290-3118, il 3 novembre 1886 a 84 anni. Non abitava più nel palazzo Sampieri della Mercanzia restaurato in occasione del suo matrimonio, ma nella casa di Strada Maggiore all’odierno numero 24, che era stato dei Sampieri del ramo da San Michele.

Silvia Benati