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Date denaro per la vittoria: la vittoria è pace

1917

Schede

E’ da rilevare un’identità tematica tra questo manifesto e quello di Cambellotti. Girus tuttavia opta per una scelta artistica certamente più consona al mezzo pubblicitario, scandendo la composizione in tre fasce orizzontali. Partendo dal basso appaiono un tappeto di monete, un’immacolata catena montuosa ed infine un cielo rosso vivo. Sempre seguendo lo stesso ordine, la trattazione stilistica si semplifica passando da una leggera tridimensionalità ad una zona centrale assai sintetica per giungere infine all’uso piatto del colore. Questa sorta di escalation di valori bidimensionali viene interrotta bruscamente dall’imponente massa scura data dal cannone che attraversa diagonalmente il manifesto. Il contrasto riveste un ruolo importantissimo nella dinamica dell’opera. Il rosso del cielo rappresenta uno stato d’animo intriso di passioni, il bianco dei monti infonde invece una sensazione di pace, quella pace che si può ottenere solo sferrando una definitiva azione bellica suggerita dall’incombente arma da fuoco. Quest’ultima prende forma dalle innumerevoli monete, e viene plasmata quindi dal denaro dei sottoscrittori. Il concetto è semplicissimo e di immediata comprensione, così come lo è il linguaggio espressivo, in modo tale che ne consegue un’efficace risposta emozionale.

Maria Alessandra Corticelli Guarmani

Testo tratto da L'oro e il piombo - I prestiti nazionali in Italia nella Grande Guerra, Bollettino del Museo del Risorgimento. Bologna, anno XXXVI, 1991. Trascrizione a cura di Lorena Barchetti