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Cesare Danti (Pasetti)

Attivo tra 1812 e 1849 - [?]

Scheda

Violinista. Compare nelle Notizie storico-patrie di Casalmaggiore del 1812 (quale era probabilmente il suo paese natio), dove viene indicato con il nome originario Cesare Pasetti; l’artista decise poi di denominarsi Danti. In Memorie private e personali di G. Romani viene riportato che il 2 luglio 1810 Cesare diede un’accademia strumentale di violino nel Teatro della Società di Casalmaggiore. Fu insegnante ripetitore di violino e viola al Liceo musicale di Bologna dal 1809 al 1817 e professore primario di violino presso l’Accademia Filarmonica di Bologna. Fu inoltre violinista nell’Accademia dei Concordi e solista al Casino il 19 apr. 1818, 17 mag. 1818, 3 giu. 1821. 

Sempre grazie a Memorie private e personali, sappiamo che Cesare lasciò il suo paese d’origine molto presto, girando per molti anni nelle città veneziane e in particolare si stabilì per diverso tempo a Venezia. Visitò anche alcune città della Germania e le isole Ionie. Arrivò poi a Bologna, dove ottenne la carica stabile di Primo violinista dei Secondi partecipando a diverse rappresentazioni nei vari teatri della città. Lo troviamo in Castore e Polluce (1815), La morte di Mitridate (primavera 1817), La principessa di Navarra o sia il Gianni di Parigi (1819), Maria Stuarda Regina di Scozia (1821), Gl’Illinesi (1823). Durante il carnevale del 1829 lo troviamo al Teatro Comunale nel dramma giocoso Lo sposo di provincia. Nel 1836 partecipò alla messa in scena di Danao re d’Argo; nell’autunno del 1837 al melodramma Torquato Tasso; e nella primavera del 1838, nel Gran Teatro della Comune di Bologna, alla tragedia lirica Iginia d’Asti. Prese parte a La prigione di Edimburgo ed a Elena da Feltre (primavera e autunno 1839). Durante il Carnevale del 1840-41 presenziò nel melodramma I due Figaro ossia Il soggetto di una commedia nel Teatro Comunale bolognese. Nell’autunno del 1841 si svolsero le tragedie liriche Eustorgia da Romano e Antonio Foscarini: anche qui Cesare figura come Primo Violino dei Secondi. Il 18 marzo 1842 si distinse nello Stabat Mater di G. Rossini diretto da G. Donizzetti come capo dei secondi violini. Nello stesso anno partecipò anche all’opera Saffo ed al melodramma La sibilla. Lo troviamo poi ancora nell’opera buffa La figlia del reggimento nel Teatro Contavalli e in Maria di Rohan, melodramma tragico (entrambi del 1844). L’anno successivo figura nel melodramma buffo Don Procopio. Morì forse a Bologna nel maggio 1849.

Laura Zuffi

Bibliografia: 'Un mondo di musica: concerti alla Società del Casino nel primo Ottocento', a cura di Maria Chiara Mazzi, Bollettino del Museo del Risorgimento di Bologna, 2014.