Convento di Ognissanti di monache Servite

Convento di Ognissanti di monache Servite

Scheda

Le terziarie Servite abitavano il convento e la chiesa d’Ognissanti nella Braina di Fiaccacollo (ora via della Braina). Il convento era stato ricavato dalle case già Zanchini, ai vecchi numeri 235-238, ed era stato inizialmente abitato dalla congregazione dei Conviventi di S. Gabriele, laici che vivevano in comune detti popolarmente “Zimarrini” perché vestivano «un abito lungo nero a guisa di zimarra» (Guidicini, Cose Not., II, p. 257). Già prima dell’estinzione della congregazione, avvenuta nel 1724 con la morte dell’ultimo dei Conviventi, i Gesuiti, padroni delle case, le avevano vendute alle Servite, che erano venute a stabilirvisi nel 1719. La chiesa del convento d’Ognissanti era stata aperta nel 1646, e dalle Servite fu conservata «nella sua semplicità e ristrettezza» fino alla loro soppressione, il 12 luglio 1810. Tutto fu poi venduto e ridotto ad abitazioni private (Guidicini, Cose Not., II, p. 141). Dal 1845 ospita il Convitto, ora istituto, delle Sordomute (Atlante, II, p. 176, La città della Carità, p. 66).

Silvia Benati

Bibliografia: Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna ossia Storia cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, Bologna 1868 (rist. anastatica Bologna 1972), II, p. 257. Atlante storico delle città italiane. Emilia-Romagna. Bologna, Bologna 1995-1998, II, p. 176. La città della Carità. Guida alle istituzioni assistenziali di Bologna dal XII al XX secolo, a cura di Mauro Carboni, Massimo Fornasari, Marco Poli, Bologna 1999, p. 66.

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