Chichisioli Giulia

Chichisioli Giulia

1823 - 1890

Note sintetiche

Scheda

Giulia Chichisioli sposò Federico Serra (Bologna, 10 luglio 1807 - 26 gennaio 1872) l'11 settembre 1845, impiegato nella Legazione pontificia, da cui ebbe un unico figlio, Luigi (1846-1888, pittore). La famiglia Serra, di modeste condizioni, abitava a Bologna, in Corte Galluzzi n. 13. Nel 1858 Luigi iniziò l'alunnato e gli studi di pittura nel Collegio artistico Venturoli, a Bologna. Le condizioni economiche della famiglia Serra conobbero un peggioramento dopo la morte del padre, Federico, nel 1872. Luigi riuscì comunque a terminare i propri studi, soggiornando anche grazie a borse di studio del Collegio a Firenze e a Venezia, ma si trovò a lottare fino alla fine della sua breve vita con le continue difficoltà determinate dal fatto di essere in pratica l'unica fonte di sostentamento per la madre. Nel 1878 Luigi si trasferì definitivamente a Roma, lasciando la casa materna, ove ritornò solamente per brevi soggiorni a Bologna e poco prima della morte per malattia, avvenuta l'11 luglio 1888.

Il rapporto di Giulia Chichisioli con il figlio è documentato dalle numerose lettere (conservate presso la Biblioteca dell'Archiginnasio, Fondo speciale Luigi Serra, sezione Carte Giulia Chichisioli Serra) che egli le inviò negli anni tra il 1869 al 1888 dai luoghi in cui si trovò a soggiornare nel corso della propria attività artistica, in particolare durante gli anni romani (1878-1888), ma anche dagli accenni contenuti nelle lettere inviate da Luigi all'amico fraterno Enrico Barberi (conservate a Bologna, presso l'Istituzione Galleria d'Arte Moderna, nel fondo Luigi Serra); quest'ultimo nucleo di documentazione sembra suggerire un rapporto per certi aspetti problematico del pittore con la madre, in relazione alle sue scelte professionali e agli scarsi proventi che ne derivavano. Dopo la morte del figlio Giulia, pressata dalle difficoltà economiche, tentò di individuare un istituto pubblico o un privato interessati all'acquisto in blocco delle cartelle di disegni lasciate dal figlio. Nelle sue ricerche Giulia ricevette l'aiuto degli amici di lui Enrico Barberi ed Enrico Guizzardi; quest'ultimo nel 1889 chiese a Giosue Carducci di farsi tramite presso il Ministero dell'Istruzione dell'offerta di vendita, ma ogni tentativo di alienare la collezione risultò inutile. Giulia morì l'anno successivo, nel 1890, lasciando in legato a Guizzardi disegni, dipinti e bozzetti, i documenti provenienti dall'archivio personale di Luigi e le lettere del figlio a lei dirette.

In collaborazione con la Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio di Bologna.

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