Castiglione Dei Pepoli, (BO)

Castiglione Dei Pepoli, (BO)

1796 | 1918

Scheda

Castiglione dei Pepoli è un comune dell'Appennino bolognese conosciuto fino al 1863 come Castiglione dei Gatti, facente parte della Comunità montana Alta e Media Valle del Reno. Nel corso del tardo XIX secolo visse un periodo di forte sviluppo: l'inaugurazione della prima strada carrozzabile nel 1879 e l'illuminazione pubblica nel 1899 ne furono i capisaldi. Nei primi anni del XX secolo al governo del Comune si assistette a continui avvicendamenti di sindaci e amministrazioni, e non mancarono anche momenti di violenza come la rissa che coinvolse il sindaco Mattei e alcuni socialisti nel 1907. Durante il periodo bellico, nel 1915, l'allora sindaco in carica si dimise per arruolarsi volontario nel corpo dei bersaglieri; fu sostituito, l'anno successivo, dall'anarchico socialista Francesco Girotti, accusato dai carabinieri di fare propaganda antimilitarista tra i soldati in convalescenza e in riposo nel comune. Nonostante la proposta dei carabinieri di destituire il sindaco e mandarlo al fronte, il prefetto decise di mantenere Girotti in carica per evitare vuoti di potere. Dopo la rotta di Caporetto, anche nel territorio del Comune passarono profughi e fuggiaschi. Per bloccarli, i carabinieri avevano fatto di Castiglione un centro di raccolta: nei territori limitrofi, tra i boschi e le rupi, si nascosero spesso disertori. Nel 1911, anno dell'ultimo censimento prima della Grande Guerra, Castiglione contava quasi 8.000 abitanti, e di questi 182 caddero nel conflitto e 11 furono decorati al valore. Nel 1927 il comune eresse a loro memoria un monumento ai caduti.

Il Comune ed il suo territorio vengono così descritti nel volume "Provincia di Bologna", collana "Geografia dell'Italia", Torino, Unione tipografico editrice, 1900.

MANDAMENTO DI CASTIGLIONE DEI PEPOLI (comprende 3 Comuni, popol. 15.329 abitanti). – Il territorio di questo mandamento occupa la parte sud-est del circondario di Vergato, sulla destra del Reno e confina: a nord, col mandamento di Vergato e con circondario di Bologna; a est e sud, colla provincia di Firenze; ad ovest, col mandamento di Porretta. Come nel rimanente del circondario, anche la costituzione topografica di questo territorio è essenzialmente montuosa, appoggiandosi la maggior parte di esso alla catena centrale dell’Apennino. Sono incluse in questo territorio le vette di monte Calvi, della Madonna della Scoperta, di monte Gatta, aggirantisi intorno ai 1200 metri sul livello del mare. Il fiume Setta, che nasce dal vicino monte della Scoperta e scende, in direzione di sud a nord, a gettarsi in Reno presso Sasso, dopo aver fornito di acque potabili l’acquedotto bolognese, attraversa in tutta la sua lunghezza il mandamento di Castiglione dei Pepoli, ricevendovi varii corsi d’acqua secondari. La strada provinciale che da Bologna risale la valle del Setta fino al passo di Montepiano e di là discende a Prato in Toscana, è la maggiore arteria del movimento in questo territorio, alquanto appartato dalle grandi linee di transito e di traffico. Strade carreggiabili e mulattiere fra Comune e Comune facilitano le comunicazioni e il traffico in questo lembo solitario della provincia bolognese. La produzione agraria è in questo mandamento base unica della ricchezza pubblica.

CASTIGLIONE DEI PEPOLI (5522 ab.). – Questo Comune, capoluogo del mandamento, si stende nel centro del mandamento stesso ed è bagnato dal Setta e dal Brasimone. -Castiglione dei Pepoli, centro del Comune, sebbene in appartata località a 21 chilometri a sud di Vergato ed a 690 metri sul livello del mare, è uno dei più bei paesi dell’Apennino bolognese, con edifizi ben costrutti, moderni o rimodernati, taluno dei quali di bella architettura e d’aspetto grandioso e signorile. Notevoli sono pure la chiesa parrocchiale del luogo, di antiche origini, ma più volte rifabbricata o ristaurata ed un ricco stabilimento idroterapico munito di tutte le comodità moderne. Altri gruppi di casolari montanini e piccoli villaggi sparsi per le strette e tortuose vallate del Setta e del Brasimone o sul ciglio di qualche altura completano il nucleo di questo Comune. Il territorio di Castiglione dei Pepoli non è molto produttivo: vi allignano però il frumento, i legumi, le frutta. Solo nella parte alta si hanno splendide boscaglie di castagni e di faggi. Il taglio della legna, l’allevamento del bestiame ovino, la preparazione del carbone sono le occupazioni principali degli abitanti di questa regione. CENNO STORICO. – Castiglione dei Pepoli è luogo antichissimo ed un tempo agguerrito propugnacolo dei Bolognesi. Trae il suo aggiuntivo dall’essere stato a lungo feudo dei Pepoli, essendosene costoro impadroniti, nel periodo della loro maggior fortuna. (Trascrizione a cura di Lorena Barchetti)

Bibliografia: Tiziano Daghini, I sindaci e le amministrazioni comunali di Castiglione negli anni 1904-1920, in «Savena Setta Sambro», 2009 (37), pp. 75-78; Romeo Casarini, Riccardo Giannerini, Le conseguenze della rotta di Caporetto a Castiglione dei Pepoli, «Savena Setta Sambro», 2011 (40), pp. 127-130

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Asso di Bastoni
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L'Asso di bastoni - Bologna ridet - rivista settimanale umoristica illustrata; n. 382, Bologna, 21 luglio 1894

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