Castello D'Argile, (BO)

Castello D'Argile, (BO)

1796 | 1924

Scheda

Il Comune di Castello d'Argile si trova nella pianura a nord di Bologna. Il nome è composto da due vocaboli attribuiti in tempi diversi. Il nome più antico è Argile, che risulta nei primi documenti attendibili, datati tra il 946 e il 1380. L'allora territorio si estendeva dal torrente Gallerano a est, fino al vecchio corso di Reno che toccava la “Morafosca” persicetana e scorreva a ovest di Cento. Il nome Argile deriverebbe dalla contrazione del nome latino “Argiletum”, usato dai Romani per indicare una zona particolarmente ricca di argilla, come era appunto questa, in cui si spandevano le acque del Reno. Il titolo di Castello fu invece attribuito e aggiunto al nome di Argile nel 1380, quando il Comune di Bologna ordinò e fece ricostruire a sue spese il nuovo centro abitato, a forma di “castrum”, cioè di “Castello”, inteso come luogo fortificato a scopo difensivo, su base rettangolare, circondato da un fossato e da un palancato di legno e accessibile da due porte, una a nord e una a sud, dotate di ponte levatoio. Nel corso della sua lunga storia, il paese seguì le alterne vicende della vicina città di Bologna.

L'avvento del Regno d'Italia introdusse innovazioni sgradite alla popolazione (fra tutte forse la più avversata fu, qui come altrove, la leva militare), ma vide anche l'aggravarsi di problematiche economiche che culminarono nei moti del macinato del 1869, che ad Argile non fecero vittime ma causarono un clima teso e violento. Gli anni post-unitari videro comunque una serie di modifiche profonde al tessuto urbano (nella proprietà degli immobili e nella loro trasformazione)e di risanamento igienico-sanitario. Le difficili condizioni di vita rilevate dalle inchieste degli anni ’70 spinsero ogni fazione della società civile ad impegnarsi in opere di assistenza alla popolazione più disagiata. Nacquero così la Società Operaia nel 1874 e la Pia Associazione delle famiglie consacrate alla Sacra famiglia nel 1891 (dopo l'uscita dell’enciclica Rerum Novarum di Leone XIII). Vennero costruite nuove scuole e cimiteri e attivati i servizi di trasporto pubblico (tramvia Bologna-Pieve di Cento, 1889) e il telegrafo (1891); nell’ultimo decennio del secolo Argile fu coinvolta anche nelle imponenti opere della Bonifica Renana. Il nuovo secolo vide come prima cosa il progressivo affermarsi dei socialisti, iniziato con la costruzione della Casa del Popolo nel 1907, seguito da un periodo di scioperi e scontri sociali, culminati nell’elezione della prima giunta socialista del Comune nel 1910. Nel periodo della Prima Guerra Mondiale la giunta fu riconfermata con la quasi totalità di consiglieri socialisti; date le ristrettezze causate dalla guerra e dalla chiamata alle armi di molti uomini, il comune dovette adoperarsi per provvedere al mantenimento delle famiglie meno abbienti. Molti degli stessi consiglieri e anche il sindaco furono richiamati alle armi nel 1916, e ciò ridusse al minimo l’attività amministrativa del Comune. All'epoca della Grande Guerra il comune contava circa 3.870 residenti, 66 dei quali caddero nel corso del conflitto. Nel 1924 il Comune dedicò loro un monumento realizzato dallo scultore Armando Minguzzi.

Il Comune viene così viene descritto nel volume Provincia di Bologna, collana Geografia dell'Italia, Torino, Unione tipografico editrice, 1900: (3526 ab.). – Si trova questo Comune nella parte estrema occidentale del mandamento, sul confine della provincia di Bologna con quella di Ferrara. Esso ha una superficie censita di 3783 ettari ed è essenzialmente rurale ed assai frazionato. – Argile o Castel d’Argile, centro del Comune (23 m. sul mare), è un modestissimo paese di meno che 900 abitanti, poco lungi dal Reno e trae il suo nome dalle antiche e potenti arginature che in antico difendevano il territorio circostante dalle frequenti e disastrose alluvioni del fiume. Nulla meritevole di speciale rimarco si riscontra tanto nella frazione centro, quanto nelle circostanti minori località. Il territorio di Castel d’Argile è assai fertile: produce cereali, canapa, foraggi, frutta, ortaglie e viti. L’allevamento del bestiame e la lavorazione primitiva e casalinga della canapa sono le sole industrie del luogo. Cenno storico. – Le memorie di questo paese risalgono, nelle carte e cronache bolognesi, al periodo comunale. Durante le contese di Bologna colle città vicine, Castel d’Argile fu più volte assaltato e devastato, specialmente ad opera di quei di Cento, di Ferrara e dei capitani di ventura che nel secolo XIV e nel XV conducevano truppe alla guerra per conto di chi meglio li pagava. 
Trascrizione a cura di Lorena Barchetti.

In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna

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Documenti
Bolognesi a Mentana (I)
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Ugo Pesci, La campagna dell'Agro Romano e la battaglia di Mentana, in I bolognesi nelle guerre nazionali, Bologna, Zanichelli, 1906.

Bibliografia
La terra e la gente di Castello d'Argile e Venezzano ossia Mascarino
Magda Barbieri
1997 Bologna
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