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Alessandro Cassarini

1847 - 1929

Scheda

Alessandro Cassarini (Bologna, 1847 - Castelfranco Emilia, 1929). Alpinista e fotografo, era fratello dell'allora più noto Clodoveo: entrambi appartenevano alla ricca famiglia bolognese che possedeva l'omonimo importante stabilimento chimico-farmaceutico in cui venivano prodotte le polveri antiepilettiche note per l'appunto come "Cassarine". Alessandro si dedicò dunque alla fotografia dopo essere entrato a far parte della sezione bolognese del Club Alpino Italiano. Affinata la tecnica, fece conoscere le sue riprese durante alcune delle più importanti Esposizioni Nazionali e, ovviamente, nel corso della grande Esposizione Emiliana di Bologna nel 1888. Nel frattempo, con l'Unità d'Italia, il neonato Ministero della Pubblica Istruzione - Direzione Generale di Antichità e Belle Arti si trovò nella necessità di gestire l'immenso patrimonio artistico del Paese e la sua salvaguardia. Furono dunque nominati dei Delegati Regionali che ricevettero l'incarico di compilare un elenco provvisorio dei monumenti sulla base delle ricognizioni del territorio. Nel 1891 furono istituiti gli Uffici Regionali per la Conservazione dei Monumenti che avevano il compito di tutelare gli edifici di interesse artistico e di aggiornare gli elenchi di cui sopra: erano gli antenati di quelle che sono le attuali Soprintendenze. Corrado Ricci (Ravenna,1858 – Roma,1934) fu uno dei primi soprintendenti in Emilia Romagna. Figlio dello scenografo e fotografo Luigi, riteneva la fotografia lo strumento forse più valido per la conoscenza e il confronto delle opere d'arte e, stabilitosi a Bologna nel 1892, conobbe Alessandro Cassarini. Con lui avviò una vera e propria campagna fotografica sui castelli del Montefeltro, della Repubblica di San Marino e dell'intera Emilia-Romagna. Il tutto nell'ottica del "revival" medievale guidata nel capoluogo emiliano da Alfonso Rubbiani. Tale ricognizione durò circa tre anni, fino al 1895. Nel 1901 fu realizzato un catalogo a stampa di tutta l'opera di Alessandro Cassarini corredata dai testi di Corrado Ricci. Il valore di tali riprese fu sempre più confermato nel tempo, tanto che fino al 1940 le fotografie venivano ancora regolarmente riprodotte per le soprintendenze a documentazione dell'architettura fortificata. Purtroppo, dopo la morte di Cassarini, il suo preziosissimo archivio fu disperso e il suo nome praticamente dimenticato. Il piccolo nucleo presente nel fondo Alfredo Testoni delle Collezioni d'Arte e di Storia della Fondazione Carisbo si dimostra dunque prezioso. Non si conosce con esattezza il motivo per cui Testoni fosse in possesso di tali positivi.

Daniela Schiavina

In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna