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Casalfiumanese, (BO)

1796 | 1918

Insediamento

Schede

Casalfiumanese è un comune del bolognese situato a sud est rispetto al capoluogo emiliano, vicino a Imola. Ebbe 106 caduti nel corso della Grande Guerra. Negli anni successivi furono poste diverse lapidi in loro ricordo: una sul fianco della chiesa di Pieve Sant'Andrea (all'incirca nel 1920), una seconda inaugurata il 21 maggio1922 e infine, nel secondo dopoguerra, una terza nei giardini, dedicata genericamente ai caduti per la Patria (compresi quindi anche i caduti della Seconda Guerra Mondiale).

Il Comune viene così descritto nel volume "Provincia di Bologna", collana "Geografia dell'Italia", Torino, Unione tipografico editrice, 1900: "CASAL FIUMANESE (3501 ab.). – Il territorio di questo Comune si stende nella parte alta del mandamento, fra pittoresche colline coperte di rigogliosa vegetazione; esso occupa la rilevante superficie di 7776 ettari censiti, fra il Sillaro ed il Santerno. – Casal Fiumanese (125 m. sul mare e a 11 chilometri da Imola), capoluogo del Comune, è un piccolo paese sul dorso d’una collina, in posizione pittoresca, con edifizi moderni e di aspetto civile; ma nulla havvi che meriti speciale ricordo. Il Comune è grandemente frazionato in piccoli villaggi e agglomerati di cascinali e di ville, per lo più con chiesa parrocchiale o curatizia propria. Il territorio di Casal Fiumanese è fertilissimo: dà cereali, viti, frutta, foraggi, castagne e legname da ardere. L’allevamento del bestiame da stalla e da cortile ha largo sviluppo in questo Comune ed è di efficace ausilio anche alla produzione del suolo. La lavorazione prima e la tessitura casalinga della canapa è industria molto praticata dalle donne del luogo. CENNO STORICO. – Casal Fiumanese, o Castel Fiumanese come anche è da varii autori chiamato, ha origini abbastanza antiche, datanti dai bassi tempi. Nel periodo delle lotte comunali ebbe un castello – i cui avanzi furono distrutti nel nostro secolo – osteggiato di frequente dai Bolognesi, in continua guerra con Imola. Fu dapprima infeudato alla Curia vescovile di questa città, indi passò a quella di Bologna; fu dominato anche dai Malvicini di Bagnacavallo. La Repubblica Cisalpina lo pose nella circoscrizione amministrativa del dipartimento del Santerno o d’Imola." (Trascrizione a cura di Lorena Barchetti).