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Casa di cura Villa Rosa

Schede

Villa Rosa si trova al n. 103 di via Castiglione. Come Casa di cura o "di salute", se si vuole usare un termine del tempo, iniziò a funzionare nel 1889. Era costituita da due padiglioni completamente separati: uno per la medicina; l'altro per la chirurgia. Fornita di energia elettrica e di tutte le più moderne attrezzature allora disponibili e dotata di un impianto di riscaldamento "a vapor d'acqua", possedeva reparti di elettroterapia, idroterapia e massoterapia. Vi era, inoltre, una palestra fornita di apparecchi per la ginnastica svedese. Accoglieva, come esplicita un'antica pubblicità, malati di gotta e di diabete, coloro che avevano problemi di stomaco ed anche malati del sistema nervoso; non erano ammessi gli infermi di mente e i casi d'infezione. Gli ospiti potevano usufruire di sale di ritrovo dotate di pianoforte e biliardo nonché "di cantine proprie, di vaccheria e di scuderia". Il consulente medico era il notissimo clinico, prof. Augusto Murri. L'edificio, in anni più recenti, è stato adibito a dipendenza dell'Istituto Ortopedico Rizzoli.

"Stabilimento di cura per le malattie di stomaco e del sistema nervoso (Villa Rosa, già Villa Zarri). In una ridentissima località, pochi passi fuori porta Castiglione N. 625, è situata la Villa Rosa, grande Stabilimento per la cura delle malattie di cuore, di stomaco e del sistema nervoso. L'illustre professore Augusto Murri ne è il Direttore consulente e sono medici interni i distinti sanitari dott. Giovanni Vitali e dott. Giovanni Lodi, già assistenti della Clinica medica della R. Università di Bologna. Il nome di Augusto Murri è garanzia più che sicura delle condizioni perfettissime in cui trovasi, sotto ogni riguardo, questo Stabilimento, che, senza dubbio, deve considerarsi superiore a tutti gli altri del genere. E' fornito di tutto il necessario per la cura idroterapica ed elettrica, per il massaggio e per la lavatura dello stomaco. La più rigorosa igiene si osserva in tutti i locali, che nell'inverno sono riscaldati uniformemente con caloriferi ad aria calda e a vapore d'acqua, talchè si possono nella stagione fredda benissimo continuare le cure intraprese durante l'estate nelle stagioni alpine". (Testo tratto da 'Guida illustrata di Bologna - Storica artistica industriale', Tipografia Successori Monti, 1892, Bologna).

In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.