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Cleto Capri

30 Marzo 1873 - 1965

Scheda

Pittore e decoratore, nasce a Bologna il 30 marzo 1873. Entra al Collegio Artistico Venturoli giovanissimo, nel 1885, rimanendovi fino al 1893. Nel corso degli anni 1886 e 1887 consegue numerosi premi per i suoi studi artistici, compiuti sotto la guida del maestro di decorazione Alfredo Tartarini. Al termine del primo ciclo di studi, al giovane Capri, viene assegnato il Premio Angiolini, una borsa di studio che gli consente di completare la propria formazione tra Roma e Venezia. Alla fine di ogni anno lascia al Collegio vari dipinti, legati proprio a questi viaggi. A conclusione del quadriennio lascia un grande quadro dal titolo “Flava Ceres” o “Mietitura a Sabbiuno”.

Le misure impegnative della tela e la straordinaria abilità pittorica con la quale l’artista riesce a coniugare l’attenzione per il tema sociale con la sensibilità coloristica nei confronti del contesto paesaggistico, segnano un traguardo, ed una tappa importante nel percorso del giovane pittore, ormai ben inserito nell’ambiente artistico bolognese. Nel 1894, a Bologna, vince il Premio Baruzzi e comincia a partecipare con una certa regolarità ai concorsi indetti dalla Francesco Francia dove ottiene critiche molto favorevoli e premi negli anni 1897-1898. Nel 1898 partecipa all’Esposizione Generale Italiana di Torino insieme ai più importanti pittori bolognesi dell’epoca. Nel 1900 collabora alla rivista Italia ride diretta da Augusto Majani. Nel 1905 è presente alla Mostra degli Amatori e Cultori di Belle Arti di Roma con due dipinti “Riflessi di sole” e “Fondamenta di San Lorenzo”. Nel 1906 è all’Esposizione Internazionale di Milano per il Sempione con il dipinto “Un angolo tranquillo”. Una consolidata esperienza nella decorazione murale gli permette di vincere la gara per il Padiglione Emiliano Romagnolo, realizzato a Roma per il 50° anniversario dell’Unità d’Italia. Nonostante il suo impegno su vari fronti, dalla progettazione di oggetti di uso quotidiano alla decorazione architettonica, Capri non abbandona mai la pittura. Partecipa al gruppo dell' Aemila Ars, cimentandosi nei settori più diversi, dalla decorazione per ceramiche alla progettazione di oggetti in ferro battuto. L’attività di pittore e di decoratore prosegue in parallelo, infatti all’inizio degli anni ‘30 si occupa delle decorazioni per la nuova Tesoreria della Banca d’Italia a Bologna, e nel ‘32-‘33 partecipa a mostre collettive con paesaggi di soggetto veneziano.

Testo tratto da: Silvia Rubini (a cura di), Angelo Venturoli tra l'opera - il Collegio e la sua eredità, catalogo della mostra di Crespellano, Eta, Vignola, 2012. Bibliografia: Emilio Contini, Il Liberty a Bologna e nell’Emilia Romagna, Bologna Galleria d’Arte Moderna 1977, Grafis Industrie Grafiche, Bologna; Cleto Capri, la poetica del naturalismo, catalogo della mostra, Crespellano, Galleria Artifigurative, 2017