Buonmartini Francesco

Buonmartini Francesco detto/a o Bommartini

1 Gennaio 1834 - 1 Gennaio 1898

Note sintetiche

Scheda

Francesco Buonmartini o Bommartini (Bologna, 1834 - ivi?, post 1898). Nasce l'8 agosto 1834. Entra in Accademia nel 1848 a quattordici anni e continua a frequentare fino al 1858. Riceve premi con una certa continuità durante i suoi anni d'Accademia: nel 1851 e nel 1852 per Anatomia (secondo premio e primo premio), nel 1853 per galleria delle Statue (primo premio), nel 1854 in Pittura e, ancora nella stessa specialità, nel 1855, venendo ricordato da Bellentani che annota del primo premio, seppur scolastico, del giovane: "Una testa barbata, dipinta dal vero con sentimento di colore". Nel 1856 si presenta all'esposizione delle Belle Arti nella sezione di pittura religiosa - "Francesco Bommartini poi diè grande espressione di pianto alla desolata Nostra Donna, che scende dal Calvario" - dove figura insieme a Pietro Montebugnoli, Antonio Muzzi, Ludovico Aureli. Nel 1857 propone un quadro di genere: Il più santo dei dolori, ovvero: "un soldato reduce che trova morto il genitore e la famiglia desolata". Bellentani lo descrive così "[...] veramente è addolorato il militare che arriva alle spalle della addoloratissima madre abbandonata all'appoggio di una sedia, mentre il sacerdote, che ha dato l'ultimo vale a quell'anima, esce dall'alcova illuminata dal cero mortuario, e bacia la stola". In ogni caso Bellentani osserva che Buonmartini pur cercando di raggiungere il vero "imitatore di quest'ultimo" abbia bisogno "di [...] ammonimenti" e cioè maggior impiego di finitezza e disegno, come chiede d'altronde anche a Enrico Savini, che concorre al premio insieme a Gaetano Palazzi. Il dipinto di Buommartini, poi acquistato dalla Protettrice per 85 scudi, è assegnato alla signora Luisa (o Luigia) Gandolfi in Bonora, cognata di Severino Bonora. L'anno successivo è la volta della Rebecca tolta di prigione per essere condotta al Tribunale. Nonostante il buon successo della Rebecca, Buonmartini non partecipa alle esposizioni delle Accademie dell'Emilia del 1863 e del 1867; tuttavia il Putto decorativo al n. 51 del Fondo Belluzzi ci testimonia una sua attività almeno fino ai primi anni Settanta del secolo.

Isabella Stancari

Testo tratto da: Isabella Stancari, 'Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia e fonti: L'Arte Bolognese [post 1898]; Atti 1848-1851, p. 120; Atti 1852, p. 77; Atti 1853, p. 50; Atti 1854, p. 52; Atti 1855, p. 61; Bellentani 1855, p. 56; Bellentani 1856, p. 18; Bellentani 1857, pp. 26, 39; Rapporto 1857, n. 11; Bellentani 1858, p. 38, p. 50; Rapporto 1858, n. 1; Bologna 1983b, pp. 61, 62; Giumanini 2002, p. 72.

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