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Marietta Bollo

[?] - 1822

Scheda

Marietta Bollo (? – 1822), soprano. Nel carnevale del 1817 era stata Clato nell’omonima opera di Generali e Amenaide nel Tancredi rossiniano (Paganelli, p. 21), ottenendo un buon successo nonostante il pettegolezzo riportato da Guidicini (Diario dall’anno 1796 al 1818, Bologna 1886, IV, p. 39): "L’impresario è Luigi Alpi già impiegato al Monte, che, mediante delle affittanze, è riuscito ad ammassare un buon patrimonio. Essendo vecchio, ma perdutamente amante di certa Maria Bollo ferrarese (alla quale ha fatto imparare la musica) si espone ad una grossa perdita perché l’amica possa farsi sentire in una grande opera, disimpegnando la parte di prima donna". Ma la ragazza cantò negli anni successivi con lusinghieri giudizi: "Voce chiarissima e armoniosa e buona maniera di canto" (La Gazzetta di Bologna 7 gennaio 1819); "Ha superato sé stessa, poiché all’avvenenza della persona unisce la dolcezza d’un bel canto, ed un sceneggio degnissimo di lode" (La Gazzetta di Bologna 24 gennaio 1820). Lo stesso Guidicini annota poi che "la Bollo morì a Cuneo agli ultimi di febbraio del 1822".

Testo tratto da 'Un mondo di musica: concerti alla Società del Casino nel primo Ottocento', a cura di Maria Chiara Mazzi, Bollettino del Museo del Risorgimento di Bologna, 2014.