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Gualberta Alaide Beccari

01 Gennaio 1842 - 1906

Scheda

Gualberta Alaide Beccari nacque a Padova nel 1842; giovanissima seguì il padre, fervente patriota mazziniano, in esilio a Torino, dove entrò in contatto con l’ambiente repubblicano, fonte primaria della sua educazione e del desiderio di farsi promotrice di una nuova educazione della donna, che doveva passare principalmente attraverso la lettura. L’interesse di Gualberta per la scrittura e per l’impegno politico emerse fin dalla sua collaborazione a un albo commemorativo in onore di Adelaide Cairoli e dei suoi figli, curato insieme a Francesca Zambusi dal Lago e dall’idea di creare una collana dedicata ai patrioti italiani. Nel 1868 fondò a Padova la rivista «La Donna», che voleva essere «un organo degli interessi femminili […] l’unico scritto da donne» (G. A. Beccari, Il nostro ottavo anno di vita, «La Donna»10 maggio 1875, n. 255). Scopo principale della rivista era quello informare ed educare la donna in tutti gli ambiti: politico, letterario, scientifico ed artistico; gli articoli non si limitavano alla sfera teorica ma apportavano esempi pratici relativi alle scuole ed al mondo del lavoro, non mancava inoltre uno sguardo internazionale, alle principali espressioni del pensiero femminile.

Dopo un breve soggiorno veneziano, nel 1878 la Beccari si trasferì a Bologna e con lei la redazione della rivista «La Donna». In seguito al trasferimento della redazione a Bologna l’impegno politico della rivista si fece più specifico: argomento centrale divenne infatti l’attività delle società operaie di ispirazione mazziniana e di conseguenza l’attenzione alla lotta rivendicativa nel mondo del lavoro. Attorno alla figura della Beccari e della rivista si creò una fitta rete di amicizie e corrispondenze che implicavano anche un intreccio di rapporti solidali e paritari, una rete relazioni che si realizzava attraverso le pagine della rivista, ma anche durante le riunioni periodiche che avvenivano nella casa della Beccari, fucina di questo sodalizio intellettuale. Le riunioni della redazione de «La Donna» si trasformarono in nuove occasioni di riunioni tra donne, non più confinate all’interno dei salotti, ma sempre più aperte a nuove esperienze e forme di discussione ed incontro. Tra le collaboratrici della rivista si potevano contare Anna Maria Mozzoni; Sarina Nathan; Luisa Tosko; Giorgina Saffi; Giulia Cavallari Cantalamessa; Fanny Lewald; Ernesta Napollon, tutte donne impegnate nelle principali campagne del femminismo ottocentesco per la conquista dei diritti civili e politici delle donne.

Fu anche autrice di novelle e commedie, alcune delle quali pubblicate sotto lo pseudonimo di Flaviana Flaviani. Malata, morì a Bologna nel settembre del 1906.

Elena Musiani

Bibliografia: G. Biadene, Solidarietà e amicizia: il gruppo de “La Donna” (1870-1880), «Nuova DWF», 1979, n. 10-11; M. P. Casalena, Scritti storici di donne italiane. Bibliografia 1800-1945, Firenza, Olschki, 2003; B. Pisa, Venticinque anni di emancipazionismo femminile in Italia: Gualberta Alaide Beccari e la rivista “La Donna” 1868-1898, Roma, FIAP, 1982.

Gennaio 2013

Testo tratto da: R. Martorelli (a cura di), La Certosa di Bologna - Un libro aperto sulla storia, catalogo della mostra, Tipografia Moderna, Bologna, 2009.