Bauer Guido

Bauer Guido

23 Settembre 1880 - 13 Settembre 1965

Note sintetiche

Scheda

Guido Bauer nacque a Firenze da Cesare e Rachele Sacerdoti, in una famiglia di commercianti ebrei. Dal suo foglio matricolare si ottengono informazioni anche sull’aspetto fisico: 1.78 di altezza, capelli “castagni”, mento regolare, occhi castani, colorito pallido, dentatura guasta. Chiamato per il servizio di leva nel 1899, fu riformato poiché affetto da “pericardite non suscettibile di guarigione”, con determinazione della direzione dell’ospedale militare di Genova. Nonostante ciò si arruolò volontario come soldato nel 4° Reggimento di Marcia del 1° Straniero presso il deposito di Avignone. Il foglio matricolare registra la data del suo arruolamento, 26 agosto 1914 matricola n. 20232, con la precisazione dell’accettazione della clausola di prestare servizio nel reparto per tutta la durata della guerra, impegno che aveva spaventato molti dei volontari italiani, che avevano quindi preferito rimpatriare.

Heyriès lo ricorda come “soldato del deposito”e annota l’indirizzo lasciato per contatti in caso di avvenimenti gravi: 16 rue de Tourtille a Parigi, dove risiedeva in quel momento la sua famiglia. Bauer partecipò alle azioni di guerra della Legione, rimanendo ferito nel combattimento del Four de Paris. Nel foglio matricolare la data del ferimento (27 dicembre) non coincide con quella della battaglia; pertanto è ipotizzabile una sua partecipazione sia alla battaglia del Bois de Bolante del 26-27 dicembre, sia alla battaglia del Four de Paris del 5 gennaio successivo. E’ attestata comunque la sua promozione sul campo a sergente. Il 27 marzo 1915 venne invece liberato dall’impegno a prestare servizio per l’intera durata della guerra. Secondo Heyriès, nonostante risiedesse da anni in Francia, Bauer venne richiamato alle armi dall’Esercito Italiano nel giugno 1915. Il rientro in Italia fu comunque breve: il 31 marzo 1917 venne infatti confermata la sua riforma per vizio organico di cuore e cancellata la nota di “renitenza” registrata per un ritardo nella presentazione alla visita.

Il 15 maggio 1917, con autorizzazione del distretto militare di Genova, tornò in Francia; l’8 marzo 1918 si ripresentò volontario per servire fra le truppe ausiliarie italiane sul fronte occidentale, presso la 18a compagnia comandata dal capitano Silvio Novi, inglobata nel secondo nucleo delle truppe TAIF (Troupes Auxiliaries Italiennes en France). Si trattava di un corpo speciale di 60.000 uomini, composto per la maggior parte da militari non idonei alle fatiche di guerra, impiegati in zona di guerra in lavori di fortificazione nelle immediate vicinanze della linea del fuoco, ma anche nello scavo di trincee, costruzione di rifugi, ospedali, postazioni di artiglieria e campi d’aviazione, movimentazione di materiali, stesura di linee telegrafiche, apertura e manutenzione delle strade a ridosso del fronte. Presso le TAIF Bauer prestò servizio con il grado di sergente dal 12 aprile all’11 novembre 1918, data dell’armistizio. Le zone in cui operò furono proprio le stesse in cui aveva combattuto con la divisa della Legione: le Argonne e Mailly-le-Camp, in Champagne. Il 6 gennaio 1919 venne confermata la sua licenza illimitata; si congedò il 16 agosto 1919 con il grado di sergente.

In data non precisata si trasferì a Bologna, prendendo residenza a Villa Gargano, in via Bellombra 28, sulle prime propaggini dei colli bolognesi. Non si hanno notizie di problemi occorsigli, in quanto ebreo, durante il fascismo. Il 19 dicembre 1938 ottenne dal Bureau Central de recrutement de la Seine (Règion de Paris) il certificato con i suoi dati militari, con tutta probabilità per ottenere la tessera del PNF. Il 2 febbraio 1941 entrò a far parte della Legione Garibaldina promossa nell’ambito dell’associazionismo fascista da Ezio Garibaldi. Notizie successive su Bauer si ricavano da una foto scattata dal servizio fotografico dell’esercito americano durante una manifestazione tenutasi il 4 maggio 1945 a Bologna per festeggiare la liberazione e la fine della guerra. Nella foto Bauer è ritratto mentre sfila in via Rizzoli con la camicia rossa, accompagnato dalla nipote Flora Succi. La didascalia in inglese definisce Bauer “veterano garibaldino ebreo e antifascista”. Nel dopoguerra fu uno dei più impegnati animatori della sezione di Bologna dell’ANVRG, con sede nel cassero di Porta Galliera, associazione che raccoglieva molti veterani delle Argonne ed era fra le più attive di Italia. Morto pochi giorni prima del suo 85esimo compleanno, venne sepolto nell’area israelitica della Certosa di Bologna, in una semplicissima tomba a terra.

Giacomo Bollini

Bibliografia: M. Gavelli, F. Tarozzi (a cura di), Tra Nizza e le Argonne. I volontari emiliano-romagnoli in camicia rossa 1914-1915, Museo Civico del Risorgimento, Bologna 2016, pp. 131-133

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Filmato sulla Liberazione di Bologna da "La battaglia dei fiumi padani e la liberazione di Bologna".

"La battaglia dei fiumi padani e la liberazione di Bologna", realizzaz.: Gianluca Farinelli, Nicola Mazzanti; supervisione: Renzo Renzi; produz.: Cineteca del Comune di Bologna, Comitato Provinciale della resistenza e della lotta di liberazione, 1987, b/n, durata: 30 min..

La Liberazione di Bologna
La Liberazione di Bologna

La Liberazione di Bologna, filmato di Luciano Bergonzini girato il 21 aprile 1945.