Basilica di San Martino

Basilica di San Martino

Scheda

E’ anche questa una delle più antiche chiese di Bologna e sorge nella centrale via Cavaliera, all’incrocio di questa con la rimodernata via Marsala. Fu eretta nel 1217 a spese dei frati Carmelitani di Mantova, che quivi stabilirono il loro convento. Dove sorse la chiesa nuova un’altra più piccola e modesta ne sorgeva da tempo immemorabile, detta di San Martino d’Aposa e del Carmine. Fu totalmente ristaurata ed in parte anche rifatta nel 1879 sui disegni dell’architetto Giuseppe Modenesi. L’altorilievo della lunetta, ch’è sopra la porta laterale guardante via Marsala, è di frate Maurizio Bolognese; la statua della Vergine sopra la colonna della piazzetta è di Andrea Ferreri. L’interno è a tre navate con ampie finestre e bellissimi vetri colorati di Carlo Devèques di Beauvais. I capitelli in macigno dei pilastri furono scolpiti con sufficiente eleganza da Andrea Formigine (1529). Vi sono in questa chiesa buoni quadri di scuola bolognese e ferrarese, tra i quali crediamo acconcio di ricordare: l’Adorazione dei Magi di Gerolamo da Carpi, arieggiante al fare del ferrarese Dosso dei Dossi; la tavola della Vergine col Bambino e varii Santi di Amico Aspertini; un San Giuseppe, non pienamente riescito, di Pellegrino Tibaldi; due Arcangeli di Dionigi Calvart; un Padre Eterno, attribuito ora ad Annibale Caracci ora a Guido Reni, certo lavoro di pregio; un trittico col Crocefisso e varii Santi, interessante pittura bolognese della prima metà del secolo XV. Vi sono inoltre altri dipinti del Taraschi, del Tiarini, del Guercino, del Sementi; lavori d’intaglio del Formigine e di Marco Tedesco, che lavorò la cantoria e la cassa dell’organo, costrutto sulla metà del secolo XVI dal ferrarese Giovanni Cipri; scolture di Vincenzo Onofrio e di altri. Attiguo alla chiesa è un piccolo chiostro nel quale furono murate molte pietre tombali con ornati e figure dal secolo XIII in poi, tra le quali sono interessanti per la storia dell’arte, e notevoli per gli accenni al Rinascimento, quelle del cavaliere francese Roberto de Morbais, dei dottissimi Saliceti e del giureconsulto Pier Canonici, lavori compiuti tra il secolo XIV ed il XV.

Testo tratto da "Provincia di Bologna", collana "Geografia dell'Italia", Torino, Unione tipografico editrice, 1900. Trascrizione a cura di Lorena Barchetti.

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Acque nascoste a Bologna
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Alla scoperta del complesso reticolo di circa 60 km di vie d’acqua di Bologna, soltanto in parte visibile.

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