Baldi Gastone

Baldi Gastone detto/a centromediano in frac

14 Maggio 1901 - 1971

Note sintetiche

Scheda

Gastone Baldi fu un giocatore di calcio con la vocazione a comandare, aiutato da un fisico torreggiante. Il tocco di palla morbido, lo stile elegante di corsa, la precisione del lancio, il senso istintivo dei tempi della manovra e la continuità incessante dell’apporto al gioco gli valsero l’etichetta di “centromediano in frac”. E Gastone Baldi fu in effetti uno dei più grandi interpreti del ruolo chiave del Metodo, il primo schema tattico del calcio moderno e in particolare italiano (diffuso in Europa dall’inizio del secolo scorso fino alla Seconda guerra mondiale), detto anche a “W”, in quanto la relativa disposizione sul campo ricalcava due vu doppie sovrapposte: il centromediano era l’uomo deputato al controllo del centravanti ma soprattutto il regista arretrato della squadra, il perno del gioco capace con i suoi lanci di mettere in moto l’attacco e con le sue chiusure di fermare l’azione altrui.

L'esordio in campionato avvenne il 24 ottobre 1920 in occasione della partita Spal-Bologna (0-0), ma non ebbe fortuna in Nazionale. Secondo Ettore Berra gli faceva difetto il temperamento; forse sarebbe meglio dire che in azzurro lo attanagliava un’emozione sconosciuta quando giocava con la maglia rossoblù: pativa una sorta di complesso, lo stesso che avrebbe impedito qualche lustro più tardi a un altro formidabile fuoriclasse del calcio italiano, Valentino Mazzola del grande Torino, di lasciare in Nazionale la stessa indelebile orma impressa nelle file del suo club. Bolognese purosangue, era garzone di drogheria che si dilettava di calcio in una squadretta cittadina quando fu scoperto da Angelo Badini e portato nei “Boys” rossoblù, in una nidiata che avrebbe fatto la fortuna della squadra a partire dagli anni Venti. Fu il “mago” Helmann Felsner a intuirne le doti e farlo esordire a 19 anni in prima squadra, impiegandolo come terzino e promuovendolo subito titolare. Poi, la sorte volle che proprio Angelo Badini, centromediano della squadra, terminasse improvvisamente i suoi giorni colpito dalla setticemia e fu allora che il tecnico rossoblù ebbe l’idea di provare per la prima volta nel ruolo il giovane Baldi: il passaggio di testimone tra il maestro e l’allievo sortì naturale. Con accanto un altro “enfant du pays”, il fortissimo Pietro Genovesi, Baldi divenne il formidabile centro motore della squadra che nel 1925 conquistava il suo primo scudetto, avviando un ciclo destinato a esondare fuori dai confini. Della prima Coppa Media Europa vinta dai rossoblù Baldi fu grande protagonista, confermando che non era certo l’arengo internazionale a limitarne il rendimento: implacabile francobollatore dell’asso Braine, leader dello Sparta Praga, realizzò una delle sue micidiali punizioni rasoterra dal limite nel clamoroso 5-0 del 19 giugno 1932.

Il grande Bruno Roghi della Gazzetta dello Sport così lo aveva dipinto all’indomani della vittoria dello scudetto del 1929 contro il Torino: «Il lungo centromediano bolognese ha giocato col campo negli occhi. Il suo lavoro astuto, intelligente, calmo, tenace, ha nutrito magistralmente l’attacco, aprendolo come un ventaglio con una serie incessante di palloni perfetti di tocco e di traiettoria». Quando la carriera era ormai al lumicino, il suo contributo risultò ancora fondamentale in appoggio al suo successore designato, l’uruguaiano Francesco Occhiuzzi.
Chiusa la carriera, Baldi allenò con successo le giovanili e venne anche chiamato alla guida della prima squadra quando Arpad Weisz fu costretto ad allontanarsi dall’incombere delle leggi razziali; la Federazione tuttavia non gli concesse il nulla osta mancandogli il patentino, e l’ex campione dovette lasciar spazio al ritorno di Felsner.
Morì nel 1971 dopo una lunga malattia.

Carlo Felice Chiesa

Presenze in rossoblù in Campionato, 269, reti 18; Presenze in rossoblù in Europa: 3, reti 1

In Italia
1920-21 Prima Categoria: presenze 17, reti 0; 1921-22 Prima Categoria, presenze 19, reti 2; 1922-23 Prima Divisione, presenze 20, reti 3; 1923-24 Prima Divisione, presenze 24, reti 0; 1924-25 Prima Divisione, presenze 30, reti 1; 1925-26 Prima Divisione, presenze 13, reti 1; 1926-27 Divisione Nazionale, presenze 20, reti 0; 1927-28 Divisione Nazionale, presenze 16, reti 0; 1928-29 Divisione Nazionale, presenze 29, reti 6; 1929-30 Serie A, presenze 10, reti 0; 1930-31 Serie A, presenze 26, reti 0; 1931-32 Serie A, presenze 33, reti 5; 1932-33 Serie A, presenze 12, reti 0

In Europa. 1932 Media Europa, presenze 3, reti 1


Testo ricavato da Il secolo rossoblu. L'enciclopedia e la storia dei cento anni di Carlo Felice Chiesa e Lamberto Bertozzi, Carlo caliceti, Gianfranco Civolani, Minerva Edizioni, Bologna, 2009

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