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Arruolamento delle Guardie a fine Settecento

1796

Schede

Con l’avvento delle truppe francesi sul territorio bolognese nell’autunno del 1796, si provvide subito a modificare e sostituire le Leggi e gran parte dell’organico statale. Nella 'RACCOLTA DE’ BANDI, NOTIFICAZIONI, EDITTI PUBBLICATI IN BOLOGNA DOPO L’INGRESSO DELLE TRUPPE FRANCESI' (Parte Decima settima, pp. 3-5) pubblicata nel Maggio del 1797, troviamo le modalità di arruolamento delle Guardie cittadine, e le regole da seguirsi. Il testo del PROCLAMA è il seguente:

“Il Governo provvisorio, in ragione della Popolazione dipendente da esso, deduce il Senato col presente Proclama alla notizia del Pubblico il numero degl’individui, che dovrà formare il contingente suddetto; il metodo, che debbono tener nel concorrere, ed i requisiti, che hanno d’aver tutti quelli, i quali vogliano arrolarsi alle prefate Guardie, onde possano venire prescelti i più idonei, e più meritevoli di questo Onore. Il contingente assegnato al Governo provvisorio di Bologna è il seguente: Per la Guardia del Corpo Legislativo: Granatieri........... N. 105 Per quella del Direttorio: Guardie a Piedi........... N. 35 Guardia a Cavallo .......N. 18. Chiunque desideri di prender servigio in dette Guardie, dovrà farvisi ascrivere in qualità di volontario per un’Anno, ed anche più, se così gli piaccia; purché abbia l’età d’anni venti, non ecceda quella dei quaranta, e sia di statura alta almeno cinque Piedi, e trè Pollici Francesi. Non potrà essere arrolato, e non si presenti per esserlo chi non abbia questi indispensabili requisiti. Dovrà quindi presentarsi entro il termine improrogabile di giorni 8 da contarsi dal- la data del presente, nella Casa Biancani a Capo della Via dè Malcontenti, ove risiederà dalle ore 9 fino alle 2 della mattina, e dalle 4 fino alle 7 pomeridiane la Persona deputata a verificar l’altezza delle Stature, e verificata questa nella sopradetta misura, metterà il concorrente entro la Cassetta, che destinata a tal uso si troverà in quello stesso luogo, la sua supplica, nella quale sia espressamente dichiarato. Primo. A quale delle dette Guardie, e per quanto tempo desideri d’essere ascritto. Secondo. Quale sia stata ed attualmente sia la di lui professione. Terzo. Se abbia servito per lo passato in qualsivoglia altra Guardia, o Milizia. Dovrà parimenti corredare la supplica, ed unire alla medesima le prove seguenti. Primo. La fede Battesimale a giustificazione dell’età. Secondo. L’attestato del proprio Parroco, e dell’Ispettore della Sezione, che facciano fede della professione, buona condotta, saviezza, ed onore del Pretendente. Terzo. Il ben servito, o sia Patente d’onesta dimissione nel caso d’esser stato impiegato in altra Guardia, o Milizia. Quelli dei Concorrenti, che per capacità, e per cognizioni militari siano a portata d’occuparli, ed esercitarli con lode, saranno anche proposti al Direttorio per i Posti di Ufficiali, e bassi Ufficiali di dette Guardie. Avverta ognuno d’esprimere nella sua supplica quanto sopra resta indicato, e di produrne immediatamente con essa le prove richieste; poiché diversamente sarà escluso dal numero de’ Concorrenti. Palazzo 6 Maggio 1797 v.s. Anno I, della Repubblica Cispadana una, e Indivisibile. G. LEGNANI Confaloniere di Giustizia Angelo M. Garimberti Segr. Del Senato”.

Scorrendo il testo del Proclama facciamo alcune considerazioni. a) Altezza minima che deve avere un soldato. PIEDI 5 e POLLICI 3 FRANCESI. Un Piede Francese corrisponde a mm 324,839. La sua dodicesima parte, 1 Pollice, corrisponde a mm 27,069. Di conseguenza l’altezza minima di un soldato non deve essere inferiore di mm 1705,4. b) Il Proclama indica come punto di raccolta delle domande di arruolamento, e l’ufficio che riceve la presenza dei candidati stessi, la “Casa Biancani”, sita a capo di Via dè Malcontenti. Percorrendo l’attuale via Indipendenza, presa via Marsala, sulla sinistra troviamo via Malcontenti. Ebbene, il palazzo che fa angolo con le suddette vie, è il Palazzo Biancani. La sua originale facciata corrispondeva in passato alla “Via di Mezzo di San Martino” (oggi Marsala), recante l’antico numero 1826. Di conseguenza, il fianco destro del fabbricato volgeva su via Malcontenti numero 2. Ci possiamo fare un’idea di questa casa di notevoli dimensioni consultando l’opera a stampa di Giorgio Ronchi “Bologna 1850” (Grafica Editoriale “Il Resto del Carlino”, Bologna 1988). L’Autore ha preso come riferimento di base la pubblicazione di Sebastiano Gaetano Giovannini “Indicatore Bolognese” (Bologna 1854), costruendo a “CAD” l’intera rete stradale della Città tracciando per essa le case, i palazzi, i negozi, ecc. Il lavoro del Ronchi – lodevole per impegno e risultato - non è esente da imperfezioni, in quanto ha dovuto “creare” delle facciate desunte da informazioni non perfettamente attendibili, in quanto il Giovannini è soltanto descrittivo e non figurato.

Giovanni Paltrinieri

Testo tratto da 'ARRUOLAMENTO DELLE GUARDIE A BOLOGNA A FINE SETTECENTO', in 'La Torre della Magione', Anno XLVIII - N.2 Quadrimestrale Maggio-Agosto 2021. In collaborazione con il Comitato per Bologna Storica e Artistica.