Salta al contenuto principale Skip to footer content

A.C.M.A. | macchine automatiche

1924 | 1986

Schede

Gaetano Barbieri (1881-1959) era stato, a partire dal 1918, socio dello stabilimento chimico-farmaceutico A. Gazzoni e C., responsabile della direzione amministrativa e commerciale. Nel 1924 aveva fondato in via Lame l’A.C.M.A., Anonima Costruzioni Macchine Automatiche, proprio su sollecitazione di Arturo Gazzoni, desideroso di meccanizzare la produzione delle bustine dell’Idrolitina, polveri per acque da tavola fino ad allora dosate e riempite a mano dalle sue operaie. A questo scopo era stata realizzata l’A.C.M.A. 713, la capostipite di tutte le macchine automatiche bolognesi. L’assunzione di un giovane progettista, Bruto Carpigiani, aveva dato un impulso determinante all’Azienda che ben presto aveva proposto un’ampia gamma di macchine per la lavorazione di prodotti farmaceutici, chimici, dolciari e alimentari, affacciandosi anche sui mercati esteri. Loro caratteristica era la possibilità, sostituendo alcuni semplici meccanismi, di confezionare prodotti di diverse dimensioni e di variare i formati. Oltre all’apporto di Carpigiani, al quale si deve l’intuizione delle potenzialità della “ruota a zeta”, impiegata per la prima volta nell’incartatrice per caramelle 722, nel 1936 un ulteriore contributo allo sviluppo tecnologico dell’A.C.M.A. era venuto dall’assunzione di Giuseppe Clerico, ingegnere proveniente dall’Olivetti. Attorno a loro si formeranno molti progettisti e tecnici che daranno vita, nel secondo dopoguerra, ad altre ditte sempre nel settore delle macchine automatiche. Nel 1962 l’Azienda veniva acquisita dall’americana Emhart, raggiungendo posizioni di eccellenza nel suo settore produttivo, quindi, nel 1986 entrava a far parte del gruppo Seragnoli, oggi COESIA, con il marchio A.C.M.A.-G.D, successivamente mutato in A.C.M.A.Volpak. Dopo il trasferimento in via Fioravanti, ora ha sede in via Cristoforo Colombo.

Testo tratto da "La Ruota e l’Incudine la memoria dell’Industria Meccanica bolognese in Certosa", Minerva, 2016