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Office of strategic services, (OSS)

1942 - 1945

Schede

Istituito nel 1942, l’Office of strategic services (OSS) era il servizio segreto d’informazioni  dell’esercito USA. Il reparto che operava in Italia, formato in buona parte da italo-americani, era comandato dal colonnello Max Corvo, figlio di siciliani. Per tutto il periodo della guerra tenne contatti con le forze della Resistenza e inviò numerose missioni militari nella zona occupata dai tedeschi. Era diviso in due sezioni: Servizio informazioni (SI) e Servizio operazioni (SO). All’interno dell’OSS operava l’Organizzazione resistenza italiana (ORI) 189 diretta da Raimondo Craveri. Era diretto da elementi liberal, ma anche da alcuni iscritti al partito comunista americano. In massima parte si trattava d’uomini di cultura e professori universitari, mentre erano pochi i militari di carriera. Nel 1948 l’OSS fu ristrutturato e assunse il nome di Central intelligence agency (CIA). [O]


BIBLIOGRAFIA. R. Craveri, Un servizio segreto, in “Mercurio”, n.16, dicembre 1945, pp.104-10; R. Craveri, La Campagna d’Italia e i servizi segreti. La storia dell’ORI (1943-1945), Milano, La Pietra, 1980, pp.335; F. Fucci, Spie per la libertà. I servizi segreti nella Resistenza italiana, Milano, Mursia, 1983, pp.414; L. Mercuri, Guerra psicologica, La propaganda anglo-americana in Italia (1942-1946), in “Archivio trimestrale”, Roma, 1983 pp.276-84; G. Petracchi, “Intelligence” americana e partigiani sulla Linea Gotica, I documenti segreti dell’OSS, Foggia, Bastogi, 1992, pp. 220; E. Tassinari, Un “Americano” nella Resistenza, Ravenna, Longo, 1992, pp.149; G. Petracchi, Al tempo che Berta filava. Alleati e patrioti sulla Linea Gotica (1943-1945), Milano, Mursia, 1995, pp.246; P. Tompkins, L’altra Resistenza. La liberazione raccontata da un protagonista dietro le linee, Milano, Rizzoli, 1995, pp.426; Gli americani e la guerra di liberazione in Italia: Office of strategic services (OSS) e la Resistenza, Roma, 1995, pp.366; D. Ellwood, Gli alleati e la Resistenza, in Dizionario della Resistenza, Torino, Einaudi, pp.242-253, vol.I.