Andrea Nonni detto/a Acaranò

Andrea Nonni, «Acaranò», da Pietro e Caterina Brunori; nato il 28 ottobre 1908 a Imola; ivi residente nel 1943. 3ª elementare. Muratore. Iscritto al PCI dal 1930.
Fu arrestato nell'agosto 1933 per avere scritto «Viva Lenin» nel cantiere edile dove lavorava e l'11 ottobre condannato a 10 giorni.
Venne nuovamente arrestato il 15 dicembre 1936 per avere esaltato la vittoria del Fronte popolare in Francia, mentre si trovava in un'osteria.
L'11 gennaio 1937 fu assegnato al confino per un anno ad Acerenza (PZ). Venne prosciolto e liberato il 15 dicembre 1937.
Negli anni seguenti fu sorvegliato dalla polizia sino al 24 febbraio 1943 quando era sotto le armi.
Prestò servizio militare in fanteria a Verona dal 15 dicembre 1942 all'8 settembre 1943.

Durante la lotta di liberazione militò nel battaglione Pianura della brigata SAP Imola e operò nell'Imolese.
Per qualche tempo fece parte del CLN di Imola, in rappresentanza del PCI.
Riconosciuto partigiano con il grado di sottotenente dal 15 maggio 1944 al 14 aprile 1945. [O]