Schede
Il disegno a carboncino e gessetto su carta azzurra raffigura l'evento del Miracolo della ruota, compiuto da Santa Caterina d'Alessandria; l'episodio è inserito all'interno di una cornice ovoidale. Si tratta di uno studio che contiene anche le griglie per la trasposizione in grande formato, perfettamente aderente all'opera finale realizzata nella chiesa bolognese dedicata alla santa. La stessa scena viene studiato da Guardassoni in altri disegni della Fondazione di cui si riporta il numero d'inventario: E/D/92, E/D/191, E/D/202, E/D/205, F/D/287, G/D/388, G/D/390, G/D/432 . Di questo gruppo le maggiori affinità con questo disegno sono da riscontrarsi con E/D/92, E/D/202 dove la scena viene studiata in senso orizzontale e con lo stesso taglio che ne presenta l'insieme. Si tratta comunque del disegno più finito e maggiormente aderente alla realizzazione finale dell'opera. "La volta della navata maggiore viene decorata con scene tratte dalla vita di Santa Caterina d'Alessandria: i due monocromi con 'Santa Caterina distribuisce ai poveri le proprie ricchezze' e 'Santa Caterina nell'atto di evangelizzare i pagani' si intervallano ai due grandi ovali in cui compaiono le scene con 'La disputa coi dottori' e 'Il miracolo della ruota' [...]". (Volta 2019, p. 40) "[...] viene rappresentato il momento in cui la ruota del supplizio si spezza, tra lo stupore e lo sgomento dei presenti, il ferimento e la morta dei carnefici, mentre Massimino Daia osserva dal suo seggio. La Santa , legata ad un palo, sui cui si legge la scritta 'CATHARINA CHRISTIANA', campeggia superbamente al centro della composizione testimoniando la sua fermezza e la fede in Dio". (Zanotti 2014, pp. 49-52)
Alessandro Guardassoni (Bologna, 1819 - ivi, 1888), Il miracolo della ruota, disegno a carboncino/gessetto su carta, mm 222 (la) 186 (a), 1874 – 1884, n. F/D/295. Fondazione Gualandi.
In collaborazione con la Fondazione Gualandi Fondazione Gualandi a favore dei sordi, Bologna.