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Walter Nerozzi detto/a Negrini Bruno

30 settembre 1913 - [?]

Scheda

Walter Nerozzi, «Negrini Bruno», da Raffaele e Adele Morini; nato il 30 settembre 1913 a Bologna; ivi residente nel 1943. Disegnatore tecnico. Impiegato.
Iscritto al PCI dal 1932.
Espatriato in Francia, rientrò in Italia per incarico del partito. Membro dell'organizzazione comunista bolognese che nel 1936-37 svolse un'attività illegale e, accanto a questa, sfruttò le possibilità legali all'interno dei sindacati fascisti, nell'università e con articoli critici su giornali di regime, con sentenza istruttoria del 2 settembre 1938 fu deferito al Tribunale speciale che, il 26 novembre, lo condannò a 8 anni di carcere per costituzione del PCI, appartenenza allo stesso e propaganda. Scontò la pena a Roma e Fossano (CN) dall’11 novembre 1938 al 23 agosto 1943.

Immediatemente dopo l’8 settembre 1943 si interessò a Bologna della promozione dei primi gruppi armati in città.
Organizzatore militare della 7ª brigata GAP Gianni Garibaldi, fu membro del comando delle brigate Garibaldi. Rimase a Bologna fino agli ultimi giorni dell'aprile 1945 poi, per incarico del comando delle brigate Garibaldi, raggiunse Torino con funzione di commissario politico delle GAP.
Con i gappisti torinesi partecipò all'insurrezione per la liberazione della città.
Riconosciuto partigiano con il grado di capitano dal 30 settembre 1943 all'8 maggio 1945.
Ha pubblicato: Cinque prove inoppugnabili, in La resistenza al fascismo, a cura di M. Milan e F. Vighi, Milano, Feltrinelli, 1955, pp.62-67.[C] Testimonianza in RB3.