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Augusto Murri

8 Settembre 1841 - 11 Novembre 1932

Scheda

Augusto Murri (Fermo, 1841 - Bologna, 1932) è ritenuto uno dei massimi esponenti del rinnovamento in senso pratico e positivista della medicina e tra i massimi filosofi della scienza contemporanea. I suoi scritti sono ancora oggi apprezzati nel mondo scientifico e fu venerato come docente dai suoi allievi.

I primi studi non furono facili a causa delle idee mazziniane del padre, ma nel 1863 Murri riesce a laurearsi in medicina a Camerino. Successivamente soggiorna a Parigi, dove frequenta le lezioni di Bazin, Fournier e Trousseau. A seguito della vittoria di una borsa di studio si reca in Germania, sotto la guida di Traube e le sue prime pubblicazioni gli consentono di ottenere poco dopo, nel 1869, il posto d'aiuto alla cattedra di Guido Baccelli a Roma. Nel 1876, a soli 35 anni, già assistente a Roma, è incaricato dal ministro della Pubblica Istruzione Ruggero Bonghi di dirigere la clinica medica dell'Università di Bologna. Il 19 gennaio tiene la prolusione al corso di clinica medica davanti a un pubblico di studenti in parte ostile, che non ha accolto con favore la sostituzione del suo predecessore, il prof. Luigi Concato (1825 - 1882), molto stimato in città. Murri rimane nel ruolo fino al 1916, conquistando grande fama per il rigoroso metodo didattico e l'utilizzo delle nozioni di fisopatologia sperimentale nella diagnosi delle malattie.
All'Università istituisce un gabinetto radiologico, uno di endoscopia e un efficiente laboratorio chimico-fisico. Il suo sforzo è tutto teso a insegnare agli studenti le regole mentali per applicare alla medicina pratica il metodo scientifico sperimentale usato nello studio dei fenomeni naturali. Il 5 ottobre 1888 viene nominato Rettore dell'Alma Mater. Nel discorso inaugurale dell'anno accademico ammonisce che per raggiungere il sapere occorre "tanta ricchezza di suppellettile scientifica", lamentando la crisi e l'arretratezza dell'Università bolognese. Egli pensa a un progetto di rilancio dell'Ateneo con la promozione di un Consorzio assieme alla Provincia e al Comune. Tra i diversi ruoli ricoperti vi è anche la guida della Società Medica Chirurgica.

Nel 1890 viene eletto nella Camera dei Deputati, carica retta fino al 1892. Il Congresso dell'Internazionale socialista, riunito a Bruxelles, decide di rendere permanente la Festa del Primo Maggio, dichiarata, da ora in avanti, Festa dei Lavoratori di tutti i paesi. L'adesione popolare alla festa del 1891 è superiore a quella, già grande, dell'anno precedente. Anche gli anarchici, da poco riuniti nella Sezione Anarchica Bolognese, decidono di partecipare, con lo scopo di dare alla manifestazione un carattere “il più possibile rivoluzionario”. A Bologna è distribuito un numero unico della Festa, che contiene vari scritti e messaggi augurali ai lavoratori, tra i quali quello di Augusto Murri, che esprime voti fervidi “pel trionfo della giustizia reclamata dagli operai”. 

La mattina del 2 settembre 1902 in via Mazzini 39 (poi Strada Maggiore) viene trovato ucciso Francesco Bonmartini, genero di Augusto Murri. Il cadavere, ormai in decomposizione, è sfigurato da decine di coltellate, una delle quali ha reciso la carotide. Il professor Murri, già candidato al parlamento, protagonista di importanti campagne per la lotta alla pellagra, alla tubercolosi e alla difterite, è uno degli uomini più in vista e popolari della città. E' lui stesso, alcuni giorni dopo, ad accusare del delitto il figlio Tullio, anch'egli molto conosciuto come direttore del periodico socialista "La Squilla" e consigliere provinciale del PSI. Il fatto è preso a pretesto dal quotidiano cattolico "L'Avvenire" per una campagna contro il razionalismo laico, il socialismo e la massoneria. A sua volta "L'Avanti!" socialista denuncerà più volte la violazione del segreto istruttorio. Il processo, trasferito da Bologna a Torino, termina con una sentenza di colpevolezza per tutti gli imputati. Linda sarà scarcerata dopo pochi mesi, per grazia del re, mentre Tullio rimarrà in prigione fino al 1919.

Nel 1911 viene inaugurato a Bellariva di Rimini l'Ospizio Marino provinciale bolognese: si tratta della prima colonia marina permanente in Italia. La struttura, formata da otto padiglioni collegati tra loro e capace di 400 posti letto, è stata progettata e realizzata dall'ing. Giulio Marcovigi. Un reparto isolamento ospita i bambini malati di morbillo, scarlattina e difterite. L'anno successivo la colonia è intitolata ad Augusto Murri, raro caso di dedica a un personaggio ancora vivente. A Rimini Murri aveva già rilevato Paolo Mantegazza nella direzione sanitaria dello Stabilimento idroterapico, adibito dal 1876 alle cure marine e dotato di modernissime attrezzature. Al mantenimento dell'Ospizio Murri destinerà un capitale di 150.000 lire e i proventi della vendita di due prodotti farmaceutici da lui brevettati. Nel secondo dopoguerra la colonia resta a lungo abbandonata: nel 1991 un progetto prevede la riqualificazione della struttura, ma viene realizzato solo il giardino pubblico, intitolato Parco Murri. Sempre a suo nome è intitolato a Bologna l'edificio dell'Asilo e scuola elementare per i bambini affetti da tracoma. L'edificio viene costruito nel 1914 in via Dogali (poi Gramsci) su progetto di Alfonso Modonesi (1873 - 1922), con il contributo della Cassa di Risparmio. Nel 2000 Chiude la clinica privata Villa Verde, ospitata in un bel complesso in stile liberty in via San Mamolo a Bologna, che fu la clinica di Augusto Murri. Era, assieme a Villa Toniolo, una delle strutture sanitarie private più conosciute di Bologna. Difficoltà di bilancio e costi eccessivi per la messa a norma hanno imposto la cessazione dell'attività. L'edificio nel 2012 viene trasformato in un condominio di lusso, perdendo molte delle decorazioni originarie.

In collaborazione con 'Cronologia di Bologna' di Biblioteca Sala Borsa - Bologna.