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Anselmo Morini detto/a Salam

16 gennaio 1925 - 10 maggio 1944

Scheda

Anselmo Morini, nome di battaglia "Salam", da Enrico e Guglielma Nobili; nato il 16 gennaio 1925 a Pianoro; ivi residente nel 1943. 3a elementare. Operaio.
Militò nella 36a brigata Bianconcini Garibaldi con funzione di caposquadra e operò sull'Appennino tosco-emiliano.
Nella prima decade di maggio 1944 fece parte della squadra che al comando di Giovanni Nardi si recò a Imola per conferire con il CLN locale.
Il 10 maggio 1944 il gruppo, mentre rientrava in brigata, dopo aver seguito il crinale dal Monte Faggiola al Cimone della Bastia, si fermò a Casetta di Tiara (Firenzuola - FI) dove venne sorpreso dai nazifascisti appostati all'Otro. Fu massacrato insieme ai compagni. Unico testimone fu don Arturo Cinelli parroco di Casetta di Tiara che protestò contro la barbara uccisione e riuscì a evitare quella di Giuseppe Maccarelli. Il primo partigiano accorso dopo l'eccidio fu Graziano Zappi. I corpi dei partigiani vennero sepolti nel cimitero di Casetta di Tiara dove rimasero fino alla liberazione.
Riconosciuto partigiano dall'1 gennaio 1944 al 10 maggio 1944. [Lia Aquilano-Nazario Sauro Onofri]

E' sepolto nel Monumento Ossario ai Caduti Partigiani della  Certosa di Bologna ed è ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.