Monumento Veratti

Monumento Veratti

1884

Scheda

Il monumento viene commissionato allo scultore Enrico Barberi dai coniugi Veratti in ricordo della figlia Ermina, morta a ventuno anni nel 1883. Grazie al rinvenimento dei documenti inerenti l'opera appartenuti allo scultore -ora in collezione privata- è possibile seguire tutte le tappe della sua esecuzione. L'artista presenta il progetto al Comune di Bologna indicando che la memoria "sarà eseguita in marmo Ravazzone per quanto si riferisce alla parte architettonica, e in marmo statuario il busto". Per l'esecuzione complessiva del monumento Barberi si affida alla ditta di marmisti Davide Venturi & Figlio, i quali presentano un preventivo di 2.250 lire il 6 agosto 1884. Per l'esecuzione del ritratto dell'Ermina risultano: al 28 giugno 1884 il saldo a Giovanni Lambertini per la sbozzatura, successivamente il pagamento a Luigi Ferri e Raffaele Poluzzi per l'esecuzione dei fiori, infine al 25 ottobre dello stesso anno il saldo a Pietro Veronesi per l'esecuzione finale.

Lo scultore progetta un monumento in cui non mancano richiami al Rinascimento, composto da un alto basamento con iscrizione su cui poggia una edicola con timpano semicircolare a conchiglia. Al centro si trova un piccolo basamento con la scritta "PAX" su cui è posto il busto-ritratto di Ermina Veratti, ritratta realisticamente da Barberi che "piucchè copiare indovinò il tuo sembiante e lo ritrasse parlante sul rozzo blocco di marmo". Non mancano dettagli decorativi interessanti, tra cui i due pilastrini dell'edicola decorati a bassorilievo con due anfore su cui sono inseriti steli di fiori di giglio e soprattutto la base del ritratto. Il busto di Ermina non è posto direttamente sul pilastro ma su di una pila di tre libri sui cui bordi di due sono incise le parole "Goethe" e "Dante" ed il tutto è ingentilito da alcune rose rappresentate come se fossero appoggiate sopra. Ovviamente tutti gli elementi hanno un carattere simbolico che deve dirci qualcosa del carattere della defunta. La conchiglia rimanda al concetto di femminilità, vita e resurrezione; mentre i gigli rappresentano la sua purezza. Le rose senza spine rimandamo alla verginità di Maria madre di Cristo ma al contempo possono simboleggiare la passione -in questo caso letteraria- di Ermina, visto che sono appoggiate su due volumi che vogliono ricordare i suoi autori preferiti, testimoni del suo "svolgere di continuo le pagine dei classici, ed a meditare sugli ardui temi delle a te tanto care letteratura tedesca, francese e nostrana".

L'epigrafe sul basamento riporta: ERMINA VERATTI / VISSE XXI ANNI TUTTA AMORE MODESTIA E STUDIO / MORI' LI XXVIII SETTEMBRE MDCCCLXXXIII / DOPO OTTO MESI DI CRUDELI SOFFERENZE / SOPPORTATE CON SUBLIME RASSEGNAZIONE / FU IDOLO E CONSOLAZIONE DELLA FAMIGLIA / ANGELO DI BONTA' E DI CONFORTO PER TUTTI / I SUOI CARI QUESTO UMILE CIPPO VOLLERO ERETTO / A DI LEI IMPERITURA MEMORIA.

Roberto Martorelli, gennaio 2023.

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La Certosa di Bologna | Una porta sull'infinito
La Certosa di Bologna | Una porta sull'infinito

Alla scoperta del cimitero di Bologna, il più grande complesso monumentale della città. A cura di Museo del Risorgimento Bologna con la partecipazione di Associazione 8cento. Con il contributo dell'IBC Regione Emilia-Romagna e di Bologna Servizi Cimiteriali. Realizzato da WildLab Multimedia.

Documenti
Barberi Enrico | Veratti
Tipo: PDF Dimensione: 1.96 Mb

Enrico Barberi (1850 - 1941), carteggio per l'esecuzione del Monumento ad Erminia Veratti alla Certosa di Bologna, 1884. Collezione V. F. © Museo Risorgimento Bologna Museo Risorgimento Bologna.

Ermina! (Dell')
Tipo: PDF Dimensione: 2.65 Mb

Dell'Ermina! Li 28 settembre 1884, primo anniversario di sua morte. Ricordo d'affetto del suo padre Giuseppe Dott. Veratti. Bologna, Tipografia Successori Monti, 1884.  Fondo Barberi, Museo Risorgimento Bologna. © Museo Risorgimento Bologna | Certosa.

Mappa turistica della Certosa
Tipo: PDF Dimensione: 1.09 Mb

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