Scheda
Questo monumento costituisce uno dei casi più singolari tra le opere della Certosa modificate nel tempo.
L'opera che oggi si vede sostituì nel 1813 circa un precedente dipinto realizzato dai fratelli Pietro e Giuseppe Fancelli. Probabilmente si sentì la necessità di 'adeguare' il sepolcro al nuovo illustre defunto, forse unito ai problemi di degrado che i dipinti rivelarono fin dall'inizio. Fatto è che nel Chiostro Terzo si eresse una imponenente opera ideata da Giuseppe Nadi e realizzata da Luigi Acquisti, in cui su un largo basamento a forma di sarcofago sono posati, sulla parte superiore, un cippo funebre ai cui lati siedono due geni funerari con la torcia rovesciata.
Il monumento, al presente, si trova nel Chiostro Maggiore e non nel Chiostro Terzo. Nel corso degli anni il cimitero subì ulteriori allargamenti e si impose la necessità di aprire nuovi collegamenti tra il chiostro più antico e le nuove addizioni. Molti monumenti vennero distrutti, ma fortunatamente quello dedicato a Francesco Monti Bendini si salvò, poiché fu smontato e ricollocato nella posizione attuale.
Alessia Marchi
Simboli
Eventi

La simbologia funeraria ottocentesca
1800 | 1900

La scultura in gesso
1801 - oggi
