Monumento Andreini

Monumento Andreini

1922 ca.

Scheda

Mario Sarto (Codigoro 1885-Bologna 1955), Monumento ad Ariondo Andreini, 1922 ca. L’autografi a dell’artista di Codigoro è attestata dalla fi rma “Sarto” incisa lungo il margine destro del tondo contenente il ritratto del caduto. Diffi coltosa è l’individuazione della data di esecuzione della scultura, comunque credibilmente prossima al 1922, anno in cui fu immessa la salma di Ariondo, mentre la tomba era già in uso dal gennaio del 1921. L’ufficialità della resa encomiastica è affi data all’apparato simbolico degli elementi militari e all’iscrizione, mentre al ritratto, nonostante l’abito militare, si affi dano le connotazioni umane del giovane Ariondo, ben delineate dalla posizione obliqua e dinamica, dal volto assorto e sereno, dalla caratterizzazione espressiva accentuata dal capo appoggiato con disinvoltura alla mano, dalla folta capigliatura ondulata. In un clima quasi contrastante con la tragedia umana, Sarto esegue il più vivo ritratto di un giovane affascinate e un po’ edonista a cui ben si accostano i motivi fl oreali sottostanti, a loro volta omaggio alle ultime glorie del liberty.

Il monumento sepolcrale è costituito da un basamento marmoreo sormontato da una struttura a croce latina. Nella parte superiore è posto il ritratto di Ariondo Andreini all’interno di un tondo decorato con foglie di quercia; ai lati di quest’ultimo sono collocate le medaglie al valore e due fioriere. Sulla sommità è posta una composizione scultorea con elementi simbolici quali il cuscino funebre, la corona d’alloro e l’elmo militare. Al centro del basamento è collocata una lapide riportante il nome della famiglia a caratteri in bronzo applicati e, nella sezione sottostante, un’altra lapide con l’iscrizione commemorativa del defunto a lettere incise. Agli angoli inferiori sono poste due maniglie circolari.

Iscrizione commemorativa: FAMIGLIA / ANDREINI / ARIONDO ANDREINI / PIONIERE DELL’UMANITA' NUOVA / ARALDO DELLA PATRIA RISORTA / CADDE IN VISTA DELLA CITTA' SANTA ALLA TESTA DEI FANTI / QUANDO APPENA VENTI PRIMAVERE ERANO FIORITE SULLA SUA STRADA / DOPO UNA VITA BREVE COME UN SOGNO E PURA COME UN CANTO / EBBE UNA MORTE BELLA COME UNA VITTORIA E ARDENTE COME UN VOTO / QUI SEGNATO DALLA MATERNA PIETA' NON SENZA FIEREZZA / IL SUO NOME BRILLA COME UNA LACRIMA E SANGUINA COME UNA FERITA / MA LA MEMORIA ECHEGGERA' NELLO SPAZIO COME UNA CANZONE / L’IDEA DIVENTERA' NEL TEMPO COME UN ROGO / MODENA MDCCCXCV - MONTE SABOTINO MCMXV.

Testo tratto da 'Memorie della grande guerra: le tombe dei caduti nel cimitero monumentale della Certosa di Bologna', Minerva, 2007.

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La Certosa di Bologna | Una porta sull'infinito
La Certosa di Bologna | Una porta sull'infinito

Alla scoperta del cimitero di Bologna, il più grande complesso monumentale della città. A cura di Museo del Risorgimento Bologna con la partecipazione di Associazione 8cento. Con il contributo dell'IBC Regione Emilia-Romagna e di Bologna Servizi Cimiteriali. Realizzato da WildLab Multimedia.

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