Schede
A Prunaro di Sotto abita la famiglia Sassi. Quando arrivano i soldati tedeschi, la mattina del 29 settembre 1944, in casa ci sono solo donne e bambini perché gli uomini si sono rifugiati nei boschi alle prime avvisaglie del rastrellamento.
Graziella Sassi e la figlioletta Gianna sono le prime a essere uccise. Anche Albertina Zappoli, incinta, viene uccisa e pure Adele Sassi e sua madre Maria Nicoletti vengono colpite dalle pallottole. Annarosa Sassi, sorella di Gianna, terrorizzata si mette a strillare e viene freddata. Solo Adele, creduta morta, sopravvive al massacro.
Queste uccisioni sono state attribuite da Adele a un italiano in precedenza infiltrato tra i partigiani e collaboratore dei tedeschi.
Nei pressi di Prunaro di Sotto viene sterminata anche la famiglia Mengoli, originaria di Rioveggio, ma sfollata a Serana di San Martino. Sorpresi dal rastrellamento, i Mengoli tentano di uscire dall’accerchiamento allontanandosi nei boschi, ma giunti in località Prunaro di Sotto incontrano i soldati. Le loro salme, insepolte, vengono recuperate solo dopo la Liberazione.
