Schede
Il 23 luglio 1944 una pattuglia della Stella Rossa entra nella corte dei Casoni di Lagaro, dove trova seduto un maresciallo tedesco di stanza a Lagaro, che si è recato in quella casa per conversare con una donna di origine altoatesina. Sulle ginocchia ha il figlio della donna. I partigiani sparano d’impulso, il bambino rimane ucciso e il maresciallo gravemente ferito.
I tedeschi accorrono ai Casoni e soccorrono il maresciallo che muore poco dopo, mentre il comando tedesco di Bologna ordina la rappresaglia.
Vengono rastrellati trenta uomini, tra cui il parroco di Lagaro don Francesco Degli Esposti. Il sacerdote viene poi rilasciato, mentre gli altri 29 arrestati vengono condotti a Bologna: dieci sono trasferiti in Germania, dieci vengono destinati al lavoro coatto in un cantiere della collina pistoiese, i rimanenti nove vengono rilasciati.
Il giorno dopo i tedeschi incendiano cinque case ai Casoni e uccidono tre uomini.
I tedeschi accorrono ai Casoni e soccorrono il maresciallo che muore poco dopo, mentre il comando tedesco di Bologna ordina la rappresaglia.
Vengono rastrellati trenta uomini, tra cui il parroco di Lagaro don Francesco Degli Esposti. Il sacerdote viene poi rilasciato, mentre gli altri 29 arrestati vengono condotti a Bologna: dieci sono trasferiti in Germania, dieci vengono destinati al lavoro coatto in un cantiere della collina pistoiese, i rimanenti nove vengono rilasciati.
Il giorno dopo i tedeschi incendiano cinque case ai Casoni e uccidono tre uomini.