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Carmelina Montanari detto/a Adriana

24 gennaio 1920 - [?]

Scheda

Carmelina Montanari, «Adriana», da Pio e Giuseppina Pitoni; nata il 24 gennaio 1920 a Siderno (RC). Nel 1943 residente a Bologna. Licenza elementare. Commessa.
Nata in una famiglia socialista, fu sempre di sentimenti antifascisti.
Nel 1937, dopo essersi sposata con Bruno Trombetti, fu convocata nella sede del gruppo rionale fascista di porta Saragozza e accusata di essere una «puttana» per avere sposato, per giunta con rito civile, un comunista già condannato dal Tribunale speciale.

Sfollata a Bagnarola (Budrio) negli anni della guerra, per sfuggire ai bombardamenti aerei, dopo l'inizio della lotta di liberazione si trasferì a San Giovanni in Persiceto e militò prima nella 63a brigata Bolero Garibaldi e successivamente nella 7a brigata GAP Gianni Garibaldi.
Per una delazione fu catturata, con il marito, il 27 febbraio 1945 in località Tassinara (San Giovanni in Persiceto). Dopo avere annunciato che il giorno dopo lei sarebbe stata deportata in Germania e il marito fucilato, i fascisti li consegnarono ai carabinieri di San Giovanni in Persiceto.
Consenzienti i carabinieri, furono messi nella stessa cella e nella notte tra il 27 e il 28 gennaio 1945 concepirono la figlia Renata nata il 26 ottobre 1945.
Trasferita in seguito, con il marito, nella sede della facoltà di Ingegneria dell'università di Bologna - trasformata dalle brigate nere in luogo di tortura, - riuscì fortunosamente a evadere.
Riconosciuta partigiana dal 9 settembre 1943 alla Liberazione. [O]