Molinella, (BO)

Molinella, (BO)

1848 | 1922

Scheda

Molinella è un comune bolognese che sorge al confine con la provincia di Ferrara: terra d'acqua, attraversata dal fiume Reno, dal torrente Idice e dai canali Botte e Lorgana. Ciò rese Molinella un importante centro viario sia terrestre che fluviale, oltre che luogo di importante produzione agricola. Gli abitanti di Molinella parteciparono attivamente all'Unità d'Italia, prima contribuendo alla cacciata degli austriaci da Bologna nel 1848, e in seguito alle imprese di Garibaldi. Una volta parte del Regno d'Italia, le vicende di Molinella furono simili a quelle dei comuni limitrofi. Sin dal 1863 era presente sul territorio una Società di Mutuo Soccorso degli Artisti e degli Operai. Nel 1869 Molinella fu scossa dalle rivolte contro la tassa sul macinato; nel 1883 fu teatro di un grande sciopero di oltre tremila operai provenienti da tutto il territorio, che richiedevano un aumento del misero salario. Lo sciopero durò dieci giorni e fu solo il primo di una lunga serie, continuata fino alla fine del secolo, grazie alla sempre più forte e presente organizzazione sindacale.

Negli stessi anni si espansero sempre di più le risaie che divennero presto le più estese dell'area bolognese e determinarono di conseguenza un forte aumento della popolazione. La presenza delle risaie portò con sé benefici lavorativi, ma anche condizioni durissime di vita e la presenza endemica della malaria. Il Novecento si aprì con l'elezione al comune del primo sindaco socialista, l'avvocato Luigi Ploner, cui seguì Giuseppe Massarenti, considerato il capo del socialismo molinellese. Al suo attivismo edilizio si deve la costruzione di nuove case e scuole nelle varie frazioni di Molinella, oltre alla costruzione della Sede delle Cooperative, che furono quindi in grado di incrementare i loro servizi di assistenza. Alla vigilia della guerra, a Molinella ebbero luogo una serie di scontri tra “crumiri” e leghebracciantili, finiti nel sangue; per questo motivo l'amministrazione Massarenti fu destituita e al suo posto insediato un Commissariato prefettizio, in carica fino alla fine della guerra. Contemporaneamente iniziarono i lavori di bonifica, rallentati dalla guerra e ripresi a pieno regime con l'impiego di prigionieri di guerra austriaci. I molinellesi salutarono senza entusiasmo l'entrata in guerra; pochi furono gli arruolamenti volontari, e la propaganda pacifista fu sempre molto attiva, grazie anche all'attività di Massarenti esiliato, assieme a buona parte della sua giunta, a San Marino. L'amministrazione prefettizia, al contrario, si adoperò per promuovere gli atti governativi della chiamata alle armi e delle restrizioni di guerra, coadiuvato dalle truppe del 35° Reggimento Fanteria presidiava il paese dopo gli scontri dell'anno precedente. All'entrata in guerra, il Commissario prefettizio da poco salito in carica, Federico Mathieu, istituì subito un Comitato di Soccorso per le famiglie dei richiamati in guerra, con il compito di raccogliere offerte, distribuire sussidi integrativi, fornire informazioni sui richiamati e garantire assistenza ai bambini dei combattenti. Alla fine della guerra i morti molinellesi furono 255, su un totale di 1500 soldati molinellesi richiamati al fronte e una popolazione di 12.313 abitanti al 1915. A memoria dei suoi morti il comune costruì, nel 1922, un monumento all'interno del Parco delle Rimembranze, che comprende anche il Sacrario dei Caduti; alcune targhe furono affisse nella cappella votiva di San Matteo.

Il Comune viene così descritto nel volume "Provincia di Bologna", collana "Geografia dell'Italia", Torino, Unione tipografico editrice, 1900: "MOLINELLA (11.244 ab.) Il territorio di questo popoloso Comune si stende nella parte più bassa della provincia bolognese e presso il confine di questa colla provincia di Ferrara, segnato dal corso del fiume Reno. Il territorio di Molinella, assai depresso (da 4 a 10 metri sul livello del mare), in alcune parti paludoso, occupa la superficie di 11.063 ettari censiti. Il Comune è assai frazionato e di carattere eminentemente rurale, essendo la maggior parte della popolazione ripartita in piccoli nuclei e nelle masserie e ville sparse per la vasta plaga. – Molinella, o La Molinella come nel passato questo luogo era anche detto, è un grosso e discreto borgo di circa 3500 abitanti, costrutto quasi alla confluenza del Reno col Po di Primaro, sulla strada interprovinciale che da Bologna per Budrio conduce a Ferrara. Il paese consiste specialmente in una lunga via fiancheggiata da edifizi moderni, taluni anche d’aspetto signorile, intersecata di vicoli secondari. Vasta e di buon disegno, con pitture dei secoli XVII e XVIII, è la chiesa parrocchiale di Molinella. Il Comune ha scuole elementari, tanto nel centro che nelle frazioni più discoste ed isolate. Il territorio di Molinella è attivamente coltivato a cereali, riso, canapa e foraggi; si distingue in particolar modo per le vaste ed umide praterie che fanno pensare alle pingui marcite lombarde. L’allevamento del bestiame da stalla e da cortile è fatto quivi su vasta scala ed ottima vi è la confezione e produzione dei latticini. Altra industria generalmente diffusa nel Comune è quella della lavorazione manuale della canapa. Vi si fabbricano inoltre attrezzi per l’agricoltura, chioderie, paste da minestra, riso brillato, cordami e panieri in vimini. CENNO STORICO. – Nei secoli passati il luogo ove ora sorge Molinella era occupato dalle acque del lago o palude Padusa. Man mano che per gli interramenti e spostamenti prodotti dalle piene, o per conquiste di bonifiche, le acque si ritirarono, il territorio fu popolato ed attivamente coltivato. Molinella è luogo antico, ricordato nelle cronache del periodo comunale. Ebbe a soffrire in particolar modo per le guerre continue che turbarono il secolo XIV. Fu più volte occupata dai Ferraresi." (Trascrizione a cura di Lorena Barchetti).

NB: Gli elenchi dei NATI, MORTI e RESIDENTI si riferiscono ai Caduti nella Prima Guerra Mondiale. Bibliografia: Tullio Calori, Molinella. Cronaca e storia, Bologna 1975; Giorgio Golinelli, Francesco Mimosa (a cura di), Molinella durante la Grande Guerra 1915-1918, Molinella, Comune, 2013.

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Otello Cavara, 'L'iventore dell'ocarina' (Giuseppe Donati). Da 'Ars et Labor - Musica e Musicisti', Ricordi, Milano, 1909. Collezione privata. © Museo Risorgimento Bologna | Certosa.

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Nota delle offerte fatte al Municipio di Bologna dal dì 12 aprile al 30 giugno 1848, Bologna, Tipografia Sassi nelle Spaderie, 1848. © Museo Risorgimento Bologna | Certosa

Associazione fra gli operai braccianti
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Associazione fra gli operai braccianti del mandamento di Budrio, Monografia; Bologna, Società Tipografica già Compositori, 1888. Collezione privata.

Bononia Ridet n. 275 | 1893
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Bononia Ridet - rivista settimanale illustrata. N. 275, 17 giugno 1893, Litografia Casanova, Bologna. Collezione privata.

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