Minerbio, (BO)

Minerbio, (BO)

1796 | 1924

Scheda

Minerbio, comune dell'area metropolitana bolognese, sorge nel pieno della pianura padana. La sua storia si intreccia sin dal XV secolo a quella della famiglia Isolani, che la ottenne in feudo dal Papa nel 1414, unitamente al titolo comitale. Nel corso dell'Ottocento lo sviluppo del paese fu lento ma costante: al settore agricolo si andò affiancando un nascente settore industriale, con la fondazione di un canapificio (attivo fino al 1878), una tipografia e un'officina per la produzione di oggetti disparati, dagli orologi alle armi da fuoco. Già dal 1855 Minerbio era dotata di un suo medico per i poveri, di maestri per la scuola e di un servizio postale; erano presenti inoltre caffè, locande e botteghe di vario genere. Verso la fine del secolo si svilupparono, come nel resto del bolognese, movimenti associazionisti di stampo socialista. Nel 1871 vide la luce la Società Operaia di Mutuo Soccorso che si occupò prevalentemente dell'istruzione dei braccianti analfabeti, del calmieramento dei prezzi e della gestione di una Cassa prestiti. Nel 1894 fu inaugurata la tratta della tranvia Bologna-Malalbergo, con tappa a Minerbio, che collocava il comune lungo una importante via di trasporto per persone e merci. I primi anni del Novecento videro l'affermarsi del movimento socialista nella gestione amministrativa del Comune: nel 1908, infatti, venne eletto sindaco Giuseppe Sabattini, la cui Giunta decise la costruzione di un nuovo edificio scolastico (1912-1914). Negli stessi anni si ebbe anche una importante presenza del movimento cattolico, che tra 1901 e 1907 istituì l'asilo infantile, la scuola di lavoro e la Cassa Rurale. La Grande Guerra portò pesanti ripercussioni anche a Minerbio, dove il Comune socialista si adoperò per alleviare le sofferenze della popolazione. La scuola di recente costruzione venne adibita ad ospedale dal 1915 al 1918, con personale infermieristico fornito da volontarie locali. Alla fine del conflitto furono 132 i minerbiesi morti al fronte o per ferite, oltre ad un numero considerevole di invalidi e mutilati. In memoria dei suoi caduti il Comune inaugurò un monumento nel 1924 e una lapide nel cimitero; targhe commemorative vennero inoltre collocate nel Parco delle Rimembranze presso il Castello Manzoli, in località San Martino di Severzano. Ai caduti minerbiesi si aggiungono anche i due di Ca' de' Fabbri, allora autonoma ma oggi frazione del comune di Minerbio.

Il Comune viene così descritto nel volume "Provincia di Bologna", collana "Geografia dell'Italia", Torino, Unione tipografico editrice, 1900: "Minerbio (7308 ab.). – Il territorio di questo popoloso Comune, capoluogo del mandamento, si stende nella parte meridionale ed alta del mandamento stesso, ad oriente dalla strada provinciale da Bologna a Ferrara. E’ Comune assai frazionato ed ha una superficie censita di 3510 ettari. – Minerbio, frazione capoluogo del Comune (16 metri sul mare e 18 chilometri a nord-est di Bologna), è una grossa borgata d’oltre 4000 abitanti, nella quale, sebbene predomini il carattere rurale, lo spirito di progresso e di rinnovamento è largamente penetrato. Numerosi sono in Minerbio gli edifizi nuovi o rinnovati ed i palazzotti meno recenti di aspetto signorile, vasti per proporzioni; buona per architettura è la chiesa parrocchiale, una delle più antiche – per origini – della diocesi di Bologna. Le vie sono larghe, ben tenute e fiancheggiate da porticati. Frazione importante del Comune è la borgata di Cà dei Fabbri. Numerose ville e gruppi cascinali, di carattere esclusivamente rurale, completano il nucleo di questo cospicuo Comune. Il territorio di Minerbio, fertilissimo e bene irrigato, è coltivato intensivamente; prodotti principali del luogo: cereali, granturco in specie, riso, canapa, frutta, viti, ortaglie e foraggi. L’allevamento del bestiame da stalla e da cortile, la produzione dei latticini, la filatura e la tessitura casalinga della canapa sono le maggiori industrie del Comune, che possiede anche una fabbrica di paste da minestra, una piccola tipografia ed una fabbrica di veicoli. CENNO STORICO. – Minerbio è ricordato come terra importante del Comune bolognese fin dal secolo XII e fu teatro di vicende guerresche durante le lotte di Bologna con Ferrara ed altri nemici. Dal secolo XIV in poi Minerbio subì varie infeudazioni. Quivi ebbero pure vasti possedimenti i Bentivoglio, signori di Bologna." (Trascrizione a cura di Lorena Barchetti).

NB: Gli elenchi dei NATI, MORTI e RESIDENTI si riferiscono ai Caduti nella Prima Guerra Mondiale. Bibliografia: Mario Fanti, Carlo Degli Esposti, Minerbio nei secoli, Minerbio, Cassa Rurale ed Artigiana di Minerbio, 1977.

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Nota delle offerte fatte al Municipio di Bologna dal dì 12 aprile al 30 giugno 1848, Bologna, Tipografia Sassi nelle Spaderie, 1848. © Museo Risorgimento Bologna | Certosa

Bolognesi a Mentana (I)
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Ugo Pesci, La campagna dell'Agro Romano e la battaglia di Mentana, in I bolognesi nelle guerre nazionali, Bologna, Zanichelli, 1906.

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