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Alfredo Mattioli detto/a II Toscanino

4 febbraio 1923 - [?]

Scheda

Alfredo Mattioli, «II Toscanino», da Antonio e Caterina Nesi; nato il 4 febbraio 1923 a Capalbio (GR). Nel 1943 residente a Granaglione. Licenza elementare. Boscaiolo.
Prestò servizio militare a Torino dal 9 settembre 1942 all'8 settembre 1943 con il grado di caporal maggiore.
Subito dopo l’8 settembre 1943 raccolse in una banda armata i primi giovani della zona compresa tra Granaglione, Porretta Terme e Lizzano in Belvedere.
La popolazione aiutò il gruppo con il rifornimento di viveri. «Coraggioso ed energico» riuscì con abili colpi di mano ad equipaggiare discretamente la sua formazione disarmando un posto di blocco di nazifascisti. Insediatosi a Monte Cavallo insieme con il gruppo di Renato Frabetti riuscì a mantenere sotto il controllo partigiano un vasto tratto appenninico.
In seguito a divergenze di opinioni sorte fra i componenti il gruppo, che non riuscì a comporre per le sue frequenti assenze, decise di entrare a far parte della brigata Matteotti Montagna.
Il 28 giugno 1944 rimase gravemente ferito durante l'assalto al posto di blocco del Ponte della Venturina (Granaglione) dove i fascisti avevano il deposito di un ingente quantitativo di armi. Soccorso dalle donne del luogo, venne nascosto nella canonica, poi a Lustrola (Granaglione) in una stamberga abbandonata dove ricevette le prime cure mediche. Trasportato a Bologna, venne nascosto in casa di Aurelia Zama e successivamente ricoverato al Putti (Bologna) dove fu operato dal prof. Oscar Scaglietti.
Riconosciuto partigiano dal 31 ottobre 1943 alla Liberazione. [AQ]