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Armando Masetti

22 aprile 1907 - [?]

Scheda

Armando Masetti, da Antonio e Adele Galloni; nato il 22 aprile 1907 a Crespellano; ivi residente nel 1943. 3a elementare. Manovale muratore. Iscritto al PCI.
Nel 1930 emigrò in Francia per lavoro e l'anno seguente venne espulso a causa della sua attività politica. Tornato a Crespellano, fu arrestato perché trovato in possesso del quotidiano comunista francese “L’Humanité”.
Il 13 febbario 1932 la Commissione provinciale lo assegnò al confino per 5 anni per «attività comunista all'estero». Il 10 giugno 1933, mentre si trovava a Ponza (LT), venne arrestato con altri 150 confinati per avere organizzato una protesta collettiva. Fu condannato a 5 mesi che scontò nelle carceri di Napoli e di Poggioreale (TP).
Rimandato a Ponza per ultimare il confino, il 24 febbario 1935 venne nuovamente arrestato con altri e il 24 aprile condannato a 14 mesi per una nuova protesta collettiva. Il 15 luglio 1938, scontata la pena e ultimato il periodo di confino, fu liberato. Appena tornato a Crespellano fu mobilitato, arruolato in fanteria e spedito a Forlì dove restò sino all'8 settembre 1943.
Fu sempre vigilato dalla polizia anche sotto le armi, e l'ultimo controllo è del 29 gennaio 1942. Durante la lotta di liberazione militò nel battaglione Zini della 63a brigata Bolero Garibaldi con funzione di commissario politico e operò nella zona di Crespellano.
Nel febbraio 1944 venne arrestato dai tedeschi e internato nel campo di concentramento di Fossoli (Carpi - MO).
Il 13 giugno 1944 una delegazione di 30 donne si fece ricevere dal podestà di Crespellano al quale sottopose una serie di richieste: una maggiore distribuzione di latte e grano alla popolazione e la liberazione di due detenuti politici, uno dei quali era Masetti. Nell'agosto evase dal campo di Fossoli con l’aiuto di un ufficiale inglese pure lui internato. Ma i controlli di polizia continuarono. Nell'ultimo del 10 febbraio 1945 si legge che «non si occupa, almeno apparentemente di politica».
Riconosciuto partigiano dal 14 dicembre 1943 alla Liberazione. [O]