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Maschera funebre di Giulio Giordani

1920

Schede

Il calco in gesso è stato eseguito due giorni dopo la morte di Giulio Giordani, invalido della Grande Guerra ed in seguito attivo nella scena politica bolognese all'interno della minoranza di destra. Il 21 novembre 1920, per impedire l'ingresso del sindaco liberamente eletto Enio Gnudi, nascono violenti disordini che coinvolgono il Palazzo Comunale e Piazza Maggiore, e un proiettile vagante colpisce Giordani, uccidendolo. Il calco viene eseguito dallo scultore Antonio Alberghini per conto del donatore, Publio Podio, in modo da lasciare un segno tangibile di questo uomo che viene subito definito dal partito fascista un martire della rinnovata Italia. Nel cimitero di città, la Certosa, gli vengono eretti un grande monumento in bronzo di Pasquale Rizzoli, e una targa marmorea all'esterno della sua residenza di via Guerrazzi.

Maschera funebre di Giulio Giordani, 1920. Gesso, 28 x 20 x 20 cm. Museo civico del Risorgimento di Bologna. N. inv. 2352

Roberto Martorelli