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Mascarella - ceramiche d'arte

1950 ca. - 1955

Schede

Le notizie di questa breve esperienza artigianale si datano dal 1950 al 1955. Viene fondata e diretta dallo scultore Quinto Ghermandi insieme a Carlo Negri e Maria Luisa Merini. Tra i collaboratori vi sono Luigi Bedronici, Ciro Boschi, Alfonso Piancastelli e Pirro Cuniberti.

Così viene descritta la ditta "Ceramiche d'arte Mascarella" nella pubblicazione "Bologna invita", edita nel 1950: ha sede nel popolare rione, assumendone il nome quale atto d'omaggio verso la sua storia laboriosa e feconda. Sono stati scelti degli artigiani ceramisti della più pura scuola italiana, quella di Faenza, diretti da un valentissimo artista bolognese. Non presiedono all'attività di questa fabbrica labili entusiasmi, nè improvvisazioni, ma la coscienza tranquilla della propria capacità e lo stimolo continuo diretto ad approfondire la tecnica della lavorazione, armonizzandola nel rinnovamento delle forme e nella ricerca di nuovi impasti di colore. La tradizione itliana alimenta di sè il gusto della bellezza innato nei nostri artigiani, ed offre un campo vastissimo di esperienze che consente alla ceramica del nostro tempo di assumere quei valori di testimonianza culturale e civile che ha avuto in ogni epoca. E negli scopi della "Mascarella" l'esigenza industriale, e l'aspetto artistico non danno origine a confusioni di priorità, ma si inquadrano in una organizzazione che li armonizza, traendo da entrambi ciò che è utile al fine di offrire oggetti di buon gusto per la casa di tutti. La fabbrica è stata dotata di impianti moderni e nulla viene trascurato per raggiungere la più alta produzione possibile, allo scopo di diffondere sul mercato oggetti di valore intrinseco, senza che costituiscano, per il costo, privilegio dei soliti amatori d'arte. Naturalmente l'organizzazione commerciale assorbe le attenzioni più vigili da parte dei dirigenti, perchè senza un efficiente strumento di penetrazione o propaganda, il lavoro e l'industria moderna non raggiungono risultati apprezzabili. E già oggi le ceramiche "Mascarella" sono state esportate in Belgio, Inghilterra, Stati Uniti e spedizioni sono in corso di approntamento per l'Oriente. Chi ha pratica di questa attività, si renderà conto che incontrare il favore del mercato inglese è come essere già oltre la metà del proprio cammino. L'augurio che si può fare a questa nuova industria bolognese, è che ricondotti nuovamente dal destino, ma non da un'altra guerra, in lontane contrade, ci sia concesso di ammirare su un tavolo straniero una ceramica "Mascarella": parrà allora di ritrovare il colore e il sentimento di Bologna.