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Dino Martelli

14 aprile 1907 - [?]

Scheda

Dino Martelli, da Alessandro e Giustina Tartaglia; nato il 14 aprile 1907 a Castel Guelfo di Bologna. Nel 1943 residente a Bologna. Mezzadro.
Di famiglia socialista fra le più note nel circondario, fu aggredito più volte assieme ai familiari ed ai compagni che convenivano nella sua casa.
Durante una incursione, i fascisti incendiarono l'abitazione.
Entrato giovanissimo nelle fila del PCI, subì diverse aggressioni e numerosi fermi per l'attività svolta soprattutto allo scopo di creare l'organizzazione politica negli stabilimenti industriali.
Nel 1923 venne condannato, per ragioni politiche, dalla pretura di Imola. Per l'intensa attività antifascista, nel 1932 fu arrestato a Bologna per appartenenza al PCI e propaganda. Non beneficiò dell'amnistia del decennale fascista, come gran parte degli antifascisti, anzi, con sentenza del 10 dicembre 1932, venne sottoposto ad un supplemento di istruttoria per riorganizzazione di partito disciolto.
Il Tribunale speciale lo prosciolse per non luogo a procedere con sentenza del 20 gennaio 1933. Tuttavia fu inviato al confino, il 17 marzo 1933, e relegato nell'isola di Ponza (LT) per 5 anni.

Partecipò a diverse manifestazioni di protesta dei confinati, dirette anche da Giorgio Amendola. Arrestato una prima volta fu condannato a 4 mesi di detenzione e venne arrestato una seconda volta e condannato a 10 mesi per aver protestato contro le leggi di PS del 1931 e l'ordinanza del 1935.
Venne liberato il 28 ottobre 1938.
Arrestato di nuovo nel 1941 per la corrispondenza con il fratello Luigi carcerato a Portolongone, fu trattenuto in carcere per due mesi.
Richiamato sotto le armi il 15 febbraio 1943 fu inviato in Sicilia, dove, dopo lo sbarco alleato, venne fatto prigioniero, a Sciacca (AG), e deportato in Algeria, nel campo di concentramento n. 124. Accettò di collaborare con l'esercito americano.
Dopo lo sbarco alleato in Normandia, fu trasferito in Francia a Digione. Fuggito poi a Parigi, tentò di rientrare in Italia, ma non vi riuscì. Rientrò a Bologna nel 1946.
Il fratello Luigi cadde nella Resistenza. [AR]