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Maria Negri, superstite dell’eccidio

Schede

Verso le 14 di quel giorno, un gruppo di militari tedeschi, appartenenti secondo me alle SS, si presentò alla mia casa, frugando in ogni parte senza però trovare armi di sorta. Fatte uscire me e mia madre, ci portarono nella casa Roncadelli, ove erano raccolte altre 19 persone e tra queste le mie due figlie ed il figliolo. Eravamo tutte donne e ragazze, all’infuori di un vecchio dell’età di oltre settant’anni. I tedeschi rovistarono anche in questa casa, ma senza trovare armi. Immediatamente dopo, fattici uscire, scaricarono su di noi bombe a mano e colpi di mitraglia. Io rimasi colpita all’occhio sinistro, che ho perduto, e caddi perdendo conoscenza. Quando rinvenni mi trovai nella mia casa ove mi aveva trasportata mio marito dopo che i tedeschi si erano allontanati. Delle 21 persone raccolte nella casa Roncadelli, ci salvammo solo in 4.

Annamaria Cinti, "La strage di Marzabotto nel processo Reder", Tesi di laurea, Università degli Studi di Urbino, 1970-71
[SM]
Note
2