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Margherita Janelli, brano da “Solitarie passeggiate a Monte Sole”

Schede

Prima della guerra in questo tavolato c’era un fondo agricolo, un palazzo con l’oratorio e un immenso prato con grandi alberi di querce. Il terreno adibito al fondo agricolo era tutto pianeggiante con sopra ampi vigneti costruiti con sistemi diversi dalle solite vigne. Ai lati dei filari c’erano alti pali di cemento, in cima ai pali c’erano fili di ferro tirati da un capo all’altro della fila. I tralci delle viti venivano distesi lungo i fili formando un lungo pergolato. Con tale sistema i grappoli d’uva crescevano tutti in fila ed esposti al sole. Quando l’uva era matura diventava gialla e dorata da suscitare la meraviglia dei passanti.
A me faceva l’acquolina in bocca, ma mia nonna mi aveva insegnato questa frase: “Guardare e non toccare”. Ai lati del vigneto c’erano alberi di ciliegie che quando veniva primavera erano bianchi di fiori che insieme al prato fiorito davano l’impressione di entrare in un ampio giardino.
Note

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