Mandini Olga

Mandini Olga detto/a Nonna

16 giugno 1906 - [?]

Note sintetiche

Titolo di studio: Quarta elementare
Occupazione: Casalinga

Riconoscimenti

  • Partigiana/o ( 1 novembre 1943 - 21 aprile 1945)

Scheda

Olga Mandini, «Nonna», da Vincenzo e Celestina Marani; nata il 16 giugno 1906 a Minerbio. Nel 1943 residente a Bologna. 4a elementare. Casalinga.
«Ho potuto unirmi alla Resistenza tramite mio figlio, Cesare Zanasi , fucilato dai fascisti il 30 agosto 1944».
Dopo aver partecipato ad una riunione, nella quale si discussero le modalità di organizzazione della lotta contro i tedeschi e i fascisti, fece la staffetta nella 7a brigata GAP Gianni Garibaldi, assegnata alla base di Samoggia (Anzola Emilia), in collegamento con Vittorio Bolognini, Remo Draghetti, Cesare e Maria Stupazzoni, Guido Zucchi. Continuò a lottare nonostante il dolore per la morte del figlio e il rischio di essere arrestata.
Nel dicembre 1944, a causa del rastrellamento di Anzola Emilia, perse il contatto con la propria base. Si trasferì a Bologna a seguito del mitragliamento della sua abitazione. In città, entrò in contatto con Vittorina Tarozzi.
Organizzò la partecipazione delle donne al funerale di Clelio Fiocchi ed Elio Magli.
Il 26 marzo 1945, «Un pomeriggio nebbioso, ... in via Irnerio si incamminarono i carri funebri, con solo i familiari dietro. I repubblichini erano in ogni angolo di strada, ma, fatti pochi metri, le nostre donne, vestite a lutto si aggiunsero ai familiari e in pochi minuti la fila si ingrossò fino a riunire circa duecento donne. La manifestazione di dolore e di protesta era ben riuscita: la polizia fascista rimase stupita. Io aspettavo il corteo in piazza VIII Agosto, come d'accordo. Feci segno di fermare i carri, fui circondata dai presenti, e con grande commozione parlai. Portai il saluto reverente non solo ai caduti presenti, ma anche ai tanti nostri valorosi combattenti, caduti per la libertà. Sventolai una piccola bandiera tricolore e misi due rose rosse sulle bare.
Sciogliemmo quindi il corteo poi, con una parte delle donne, andai alla Certosa a portare fiori sulle tombe dei «ribelli».
Militò nella 7a brigata GAP Gianni Garibaldi ed operò ad Anzola Emilia.
Riconosciuta partigiana dall'1 novembre 1943 alla Liberazione. Testimonianza in RB5. [A]

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