Schede
La macchina fotografica conservata presso il Collegio Artistico Venturoli di Bologna è una Folding Bulter & Stammer costruita ad Hannover negli anni 1903/1905. Probabilmente utilizzava lastre di vetro del formato 13x18 cm in chassis monolastra (una foto per ogni chassis).
Monta un obiettivo aplanare accoppiato ad un otturatore “Vario” (casa concorrente della “Compur” più utilizzata su macchine di pregio). L’obiettivo “Extra - Rapid - Aplanat” è formato da due doppietti di lenti (una positiva ed una negativa di indice di rifrazione più alto di quello della positiva) incollate tra loro, posizionati in modo che le lenti positive sono rivolte verso il diaframma che si trova fra i due doppietti. Questo consente di correggere l’aberrazione sferica presente negli obiettivi più antichi. La fotocamera ha tre possibilità di controllare l’inquadratura: il vetro smerigliato (che consente anche una messa a fuoco accurata), il mirino sportivo (posto sul lato in alto della carcassa) e un mirino prismatico. La standarta anteriore, che porta l’obiettivo, può muoversi anche in senso verticale per correggere le linee cadenti, operazione utile specialmente nel caso di foto di architettura. Una ghiera laterale consente l’avanzamento della standarta per la messa a fuoco. Una tacchetta laterale graduata, in corrispondenza di un indice collegato al supporto del soffietto, permette la messa a fuoco approssimativa in base alla distanza camera/soggetto. Il dorso può essere ruotato in modo da ottenere fotografie verticali o orizzontali. Lo stato di conservazione della fotocamera è abbastanza buono, considerandone l’età.
Alberto di Giorgio Martini
Testo tratto dal catalogo della mostra "Angelo Venturoli - Una eredità lunga 190 anni", Medicina, 19 aprile - 14 giugno 2015.
