Le Fortezze Volanti attaccano Bologna

Scheda

124 fortezze volanti, appartenenti a varie formazioni del 5. Stormo dell'aviazione USA, attaccano Bologna tra le 11 e le 13, lasciando cadere circa 1500 bombe da 500 libbre (365 tonnellate di esplosivo).
Vengono colpiti quartieri rimasti indenni durante le incursioni precedenti, come la "Cirenaica", e zone in prossimità delle linee ferroviarie fuori porta San Felice e porta Lame. Gravissimi sono i danni patiti dalla chiesa del Corpus Domini in via Tagliapietre e dalla sede del "Resto del Carlino" in via Dogali. Molto danneggiati anche il mercato ortofrutticolo e lo zuccherificio. La stazione centrale è bombardata a tappeto: oltre 1.000 viaggiatori trovano riparo all'interno dei sottopassaggi. Da questo momento lo scalo bolognese rimarrà inutilizzabile fino alla Liberazione.
Nonostante l'impressionante violenza del bombardamento, il numero delle vittime civili non è così elevato come nell'incursione del 25 settembre: "solo" una ottantina di morti e altrettanti feriti. Molti sinistrati sono accolti dalla Curia a Villa Revedin, ma i più preferiscono fuggire dalla città.
Il 10 ottobre, 300 parrocchiani del Pontevecchio, assieme al parroco don Mezzetti, sottoscrivono un voto, promettendo l'erezione di un tempio in onore di Santa Teresa e chiedono di essere preservati "da gravi distruzioni per incursioni aeree, e dagli orrori e devastazioni dei combattimenti".

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