Le calze rosse

Le calze rosse

1924

Scheda

Gli anni ’20 sono gli anni del ritorno all’ordine, nei quali si bandisce ogni francesismo e si invoca un’arte improntata ai valori del classicismo. Pur non rinunciando ai temi a lui più cari, Alfredo Protti (1882 - 1949) si cimenta in composizioni di impianto solido e dal colorismo calibrato e più chiaro. Il soggetto principale resta sempre e comunque la figura femminile in un interno di volta in volta impegnata nella lettura, addormentata o allungata sul divano, seduta alla toilette o semplicemente assorta nei suoi pensieri. In “Le calze rosse” Protti ritrae una giovane ragazza sdraiata, vestita solo di un paio di calze di colore rosso, immersa in una luce morbida che ne accentua la sensualità corporea. Come scrisse Franco Solmi: «ci propone una donna presente, che è del suo tempo e di nessun altro, assai più corpo che anima, anzi corpo posseduto, vissuto, sentito “eroticamente”  come massima spiritualità».

In collaborazione con Galleria Artifigurative - Crespellano (Bo)

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