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Lattanzio Lattanzi

1515 - 1587

Scheda

ARMA: Troncato d'oro e di rosso al lupo di nero passante sulla partizione con la testa rivolta. Lo scudo è sormontato da un cappello prelatizio di
nero con cordoni e fiocchi laterali.
II cartiglio sottostante dice: LACTANT. DE LACTANTJS / VRBEVETANTVS / GVB. 1573. (Lattanzio Lattanzi Orvietano. Governatore 1573).
Il Crollalanza per i Lattanzi di Orvieto dà: D'oro alla lupa di nero con la testa rivolta passante sulla campagna di rosso. L'arma raffigurata sul muro è certamente errata poiché l'autore del dipinto ha trasformato la «campagna», partizione che occupa il 3° inferiore dello scudo, facendola diventare un troncato.
Tuttavia su una parete dell'attuale sala di lettura della biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna appare, tra gli altri stemmi, l'arme Lattanzi che è del tutto identica a quella della Sala Urbana.

I Lattanzi erano originari di Fiesole ed anticamente vennero chiamati Lupicini dal capostipite di tal nome e questo spiega lo stemma «parlante» della famiglia.
Attilio, figlio di Lupicino, si trasferì in Orvieto nel 1026 e ne divenne Console. Essi possedettero i feudi di Bagno, Prado e Frattuccia con il titolo di Conti.
Il ramo di Fiesole che si estinse nel XIV sec, dette alla città un Gonfaloniere di giustizia nella persona di Gherardo Lupicini nel 1284 e suo figlio Guglielmo fu Senatore di Firenze nel 1341 e poi Gonfaloniere di giustizia nel 1353 e 55.
Il ramo di Orvieto assunse il cognome di Lattanzi nel 1354 e tra questi va segnalato
Attilio astronomo ed architetto di fama, vissuto nel XVI sec. La famiglia si estinse nel XVIII sec, un altro ramo stabilitosi a Fossombrone si estinse nel XIX sec.

Lattanzio Lattanzi dal ramo di Orvieto, studiò a Padova dove si addottorò in Legge. Ritornato in patria occupò importanti incarichi amministrativi nella sua città; dopo essere stato inviato Ambasciatore presso Pio IV venne da questi nominato Governatore di Roma e poi Senatore.
Nel febbraio del 1573 fu inviato a Bologna come Governatore, incarico che mantenne fino al gennaio del 1574.
Egli aveva sposato Orsola Balduini nipote di Giulio III; alla morte della moglie, avvenuta nel 1575, vestì l'abito ecclesiastico e venne nominato Vescovo di Pistoia. Nel 1576 era Preside di Ravenna.
Morì nel 1587 a 72 anni.