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Sant'Alò

via Sant’Alò

Strada

Schede

Da via Altabella alla piazzetta Prendiparte.
Prima documentazione dell'odonimo: 1635 (Via d'Sant'Alò).

La storia di questa via è legata all'arte dei fabbri che aveva qui la sua residenza (all'attuale numero 1 della via).
La società dei Fabbri si stabilì qui fin dal 1351, quando Francesco di mastro Donduccio medico e Beltramo di Giovanni Beltrami massaro, per conto della società, acquistarono l'edificio che poi ne sarebbe diventato residenza.
Tra XVI e XVII secolo questa era nota sia come via Sant’Alò, sia come via del Carbone.
Presso la residenza della società dei Fabbri c'era la cappella dedicata al loro santo protettore che era Sant'Eligio, detto popolarmente Sant'Alò.
L’origine dell’odonimo Via del Carbone è legata al fatto che il 17 aprile 1450 il cardinale legato Bessarione concesse alla società dei Fabbri di potere commerciare il carbone, vendendolo all'ingrosso ed al minuto, con la condizione di garantire con equità la fornitura per i bisogni della classe povera. Il magazzino del carbone era in questa via che pertanto ne prese il nome.
Dalla metà del XVIII secolo rimase in uso il solo odonimo di via Sant’Alò, che è rimasto intatto fino ad oggi.

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